Echinacea, proprietà e controindicazioni di questo immunostimolante naturale
Quando parliamo dell’echinacea facciamo sicuramente riferimento ad una delle più potenti erbe in grado di stimolare il sistema immunitario. L’utilizzo terapeutico dell’echinacea risale agli Indiani dell’America del Nord, che in maniera empirica se ne servivano per trattare esternamente ferite e ustioni nonchè internamente per curare tosse, raffreddore e mal di gola.
Come è nostra abitudine anche in questo articolo analizzeremo le proprietà specifiche di questa pianta dalle mille risorse, soffermandoci sui più importanti benefici delle tipologie comunemente utilizzate in fitoterapia e negli integratori alimentari, Purpurea e Angustifolia.
Cos’è l’echinacea
E’ una pianta floreale che cresce negli Stati Uniti e in Canada, ed è utilizzata da centinaia di anni per le sue proprietà medicinali. Esistono in tutto 9 tipologie e le foglie, gli steli, i fiori e le radici sono usati per preparare integratori, estratti liquidi e tè.
Proprietà dell’echinacea, i benefici più importanti
L’interesse che l’echinacea suscita da anni deriva essenzialmente dalla sua capacità nell’attivare l’azione fagocitaria dei linfociti e rinforzare il sistema immunitario specifico di bambini e adulti.
L’echinacea possiede un complesso di sostanze attive, alcune delle quali potenzialmente antimicrobiche, mentre altre, come dicevamo, in grado di espletare un effetto immunostimolante.
Tutte le specie di questa pianta sono ricche di composti denominati polifenoli, sostanze attive che controllano l’attività di tutta una serie di enzimi e recettori cellulari che proteggono la pianta dalle infezioni e dalle radiazioni dannose dei raggi ultravioletti (UV). I polifenoli sono fondamentalmente degli antiossidanti, ciò sta a significare che possono coadiuvare l’organismo contrastando il danno ossidativo responsabile dell’invecchiamento cellulare.
Diversamente da molte altre piante parimenti ricche di fenoli, l’echinacea contiene anche alchimidi, che agiscono sul sistema immunitario al pari di polisaccaridi, glicoproteine e derivati dell’acido caffeico.
Dossier
Sono stati eseguiti circa 50 studi clinici sull’azione preventiva e curativa dell’echinacea rispetto alle malattie infettive delle prime vie aeree. Essi evidenziano che sotto l’aspetto curativo l’estratto secco di echinacea non è molto efficace, mentre è notevolmente più attivo a scopo preventivo di tali malattie. Studi effettuati su bambini affetti da pertosse hanno mostrato che l’estratto concentrato di questo vegetale può diminuire la durata della malattia a cinque giorni riducendone nettamente la sintomatologia.
Uno studio clinico effettuato su 302 individui sani senza infezioni acute a carico dell’apparato respiratorio, suddivisi in due gruppi che assumevano per bocca un estratto alcolico di echinacea angustifolia o un placebo per 4 mesi consecutivi, ha fornito dei risultati davvero interessanti.
Gli utilizzatori di echinacea mostravano un’incidenza delle infezioni respiratorie del 29,3% contro il 36,7% del gruppo che aveva assunto placebo; inoltre il tempo di guarigione dei soggetti del gruppo echinacea era decisamente più breve sempre comparandolo agli assuntori di placebo.
Benefici ed utilizzi
Oggigiorno, l’Echinacea è largamente utilizzato in tutto il mondo per trattare varie malattie, infezione e altre condizioni. Di seguito un breve elenco dei più comuni utilizzi, e quindi
- indigestione acida;
- disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD);
- sindrome dell’affaticamento cronico (CFS);
- difterite;
- vertigini;
- herpes genitale;
- malattia di gomma;
- malaria;
- emicrania;
- dolore;
- morso di serpente a sonagli;
- reumatismo;
- setticemia – infezione del flusso sanguigno;
- infezione da streptococco;
- sifilide;
- influenza;
- tonsillite;
- febbre tifoidea;
- infezione del tratto urinario;
- infezione da lievito vaginale (candidosi e mughetto).
Ovvio che per molti dei suddetti usi, sebbene i benefici siano spesso riscontrabili, non esistono a tutt’oggi conferme scientifiche atte a validarne il meccanismo d’azione e di conseguenza l’effettiva efficacia.
Controindicazioni ed effetti collaterali dell’echinacea
Sotto l’aspetto della sicurezza alimentare l’Echinacea non causa grossi problemi nell’uomo adulto. In una revisione Cochrane su 16 studi randomizzati che hanno coinvolto 1000 soggetti, le reazioni avverse o non si sono manifestate o non differivano dai soggetti trattati con placebo.
Laddove presenti, i sintomi riguardavano soprattutto l’apparato digerente in termini di nausea e dolori addominali.
Attenzione massima deve essere posta però nei soggetti allergici, dato che, stimolando la risposta immunitaria in tal caso già amplificata, l’echinacea potrebbe peggiorarne la sintomatologia.
Echinacea nei bambini
Sebbene la somministrazione di questo estratto vegetale nei bambini sia a tutt’oggi argomento di dibattito da parte della comunità scientifica, diversi pediatri propendono per un suo utilizzo a scopo “preventivo” di influenze e malanni di stagione.
La letteratura in nostro possesso non permette purtroppo di trarre conclusioni definitive in tal ambito, in qunto in alcuni studi si evidenzia un utilizzo sicuro mentre in altri vengono riportati reazioni di tipo cutaneo (rash) e allergiche.