Fitoterapici

Erbe medicinali

Esiste una branca della farmacoterapia che consiste nel trattare e prevenire patologie e disturbi mediante l’uso di piante o preparazioni vegetali. È la fitoterapia, che non utilizza singoli principi attivi, ma più sostanze insieme. Si avvale, pertanto, di tecnologie estrattive e strumenti idonei per realizzare prodotti in forme farmaceutiche standardizzate e definite in relazione alle proprietà dei singoli costituenti chimici. A tal proposito, è possibile distinguere diverse tipologie di fitoterapici in base alle modalità d’impiego e ai benefici.

Cosa sono i fitoterapici

In genere, nel linguaggio comune, con fitoterapico si fa riferimento a qualsiasi formulazione vegetale, composta da piante officinali, licheni, funghi, lieviti, estratti, con fini salutistici. In realtà, i fitoterapici sono dei veri e propri supporti per il benessere che, possedendo peculiarità benefiche per l’organismo, sono a tutti gli effetti accomunabili ai prodotti nutraceutici (contengono una o più sostanze o preparazioni vegetali nutraceutiche). Ecco perché si è soliti differenziarli dalle erbe semplici, dai prodotti erboristici e dagli integratori alimentari.

I medicinali fitoterapici devono rifarsi ai requisiti di sicurezza, qualità ed efficacia così come previsto dalla legislazione farmaceutica. E per essere messi in commercio, è necessario che ricevano l’autorizzazione ufficiale da parte dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Non solo. I fitoterapici si dividono in due categorie:

  • quelli “propriamente detti”, ovvero i medicinali di origine vegetale, soggetti a prescrizione medica, e quindi venduti solamente in farmacia. Se classificati come OTC o SOP, invece, possono essere acquistati anche in parafarmacia o in altri esercizi (come i marketplace online);
  • i fitoterapici tradizionali, che possono essere commercializzati attraverso un procedimento di registrazione semplificata, così come stabilito dalla normativa vigente. Tra le caratteristiche a cui devono rispondere, c’è l’utilizzo per un periodo conforme a quanto previsto dal Decreto Legislativo che ne delinea gli aspetti. Non è un caso che sul foglietto illustrativo si trovi la dicitura “medicinale di origine vegetale per uso tradizionale” che, per definizione, deve rispettare le “indicazioni specifiche basate sull’impiego di lunga durata”.

Tipologie di integratori fitoterapici

Ogni fitoterapico possiede proprietà differenti a seconda della sostanza o della preparazione utilizzata. Sul mercato si possono così trovare formulazioni diverse anche in base alla patologia da trattare.

  • Estratti di Centella asiatica, Mirtillo o semi di Ippocastano sono consigliati in caso di insufficienza venosa grazie alla loro azione vasodilatatrice.
  • Estratti di Serenoa repens e/o Ortica contrastano i fastidi connessi all’ipertrofia prostatica benigna, ingrossamento della ghiandola che a volte può provocare anche disturbi della minzione.
  • Estratti di Iperico sono in grado di alleviare stati depressivi lievi o moderati, irritabilità, nervosismo, senso di fatica e ansia, cause o conseguenze anche di un cattivo riposo notturno.
  • Lo stesso si può dire degli estratti di Luppolo, Passiflora e Rodiola, suggeriti in presenza di sintomi riconducibili allo stress, soprattutto mentale.
  • Estratti di Arnica sono ideali per il trattamento di dolori articolari e muscolari, generati da contusioni, traumi, distorsioni.
  • Estratti di Melissa e/o Valeriana sono utilizzati per le loro peculiarità sedative e calmanti.
  • Estratti di Edera e Pelargonio sono indicati in caso di raffreddore e tosse grassa poiché fortemente espettoranti.
  • Estratti di Fumaria, Onoride e/o Piscida spiccano nell’ambito dei fitoterapici antispastici a livello urinario, biliare ed epatico.
  • Semi di Ispagula o frutti di Senna possono essere impiegati se affetti da stitichezza.
  • Proprietà analoghe a quelle di Rabarbaro, Cascara, Genziana, Boldo, alleati di appetito e digestione.
  • Oli essenziali di Menta e Cumino sono adatti se si soffre di disturbi gastrointestinali come crampi, flatulenza, pienezza, dolore addominale.
  • Cimifuga è tra le piante toccasana per le donne in menopausa, con vampate di calore e sudorazione frequenti.

È bene, in ogni caso, consultare il proprio medico di fiducia o leggere il foglietto illustrativo con dosi e modi d’assunzione: indicazioni necessarie per evitare possibili effetti indesiderati.

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