Produzione Nutraceutici

pillole sfuse in cucchiai

Al giorno d’oggi, gli integratori alimentari, spesso noti come nutraceutici, sono sempre più usati e consigliati per il trattamento o la prevenzione di determinate patologie o disturbi. Adatti a tutte le età, si suddividono in diverse categorie, a seconda delle sostanze utilizzate e delle loro proprietà. Ecco perché si parla di un mercato variegato, in continua evoluzione, con richieste crescenti e referenze affermate.

Cosa sono i nutraceutici

Si tratta di derivati alimentari che, oltre al valore nutrizionale di base, godono anche di benefici specifici. I nutraceutici possono trarre origine da piante, alimenti o agenti microbici, e sono considerati devi veri e propri “preventivi delle malattie croniche”. Nella maggior parte dei casi, aiutano a

  • migliorare la salute e supportare svariate funzioni vitali;
  • favorire la longevità e ritardare così il processo di invecchiamento;
  • regolarizzare il flusso gastro-intestinale;
  • rafforzare il sistema immunitario;
  • contrastare il rischio che insorgano malattie cardiovascolari o degenerative;
  • sostenere il fisico durante l’attività fisica.

Non è un caso che il termine nutraceutica sia il connubio di due sostantivi: nutrizione e farmaceutica.

In commercio, esistono tipologie differenti: dai più comuni integratori alimentari ai pasti sostitutivi, dagli alimenti trasformati (bevande, cereali, zuppe) alle formulazioni erboristiche. Nello specifico, trovano largo impiego i supplementi dietetici che servono proprio a “integrare” la dieta poiché ricchi di sostanze nutritive o con funzioni fisiologiche, come minerali, vitamine, aminoacidi, fibre, acidi grassi (Omega 3 e Omega 6), carnitina, acido folico, creatina, bioflavonoidi, probiotici, acido ascorbico, carotenoidi, e altri estratti vegetali. In quanto integratori alimentari, è necessario che siano approvati dal Ministero della Salute, legalmente registrati ed etichettati secondo i requisiti nazionali e dell’Unione Europea.

Anche gli alimenti funzionali sono inclusi nella lista dei nutraceutici più gettonati. Pensati per introdurre nell’organismo molecole indispensabili e “naturali”, possono essere “fortificati” attraverso un processo che prende il nome di “nutrificazione”, capace di incrementare la quantità di alcuni elementi affinché raggiungano lo stato precedente alla lavorazione, col contributo di nutrienti complementari. Tra gli ingredienti maggiormente utilizzati, in particolare, occorre citare il Ganoderma Lucidum, il caffè verde, le bacche di Goji, il riso rosso fermentato, il cardo mariano, la caffeina, l’aloe vera.

A livello globale, in ogni caso, i parametri relativi ai prodotti nutraceutici sono gli stessi, con lievi differenze per quanto riguarda la commercializzazione. Se in Italia, come negli Stati Uniti, non sono definiti da nessun organo legislativo, in Canada, invece, possono circolare sia in qualità di alimento che di farmaco.

Il mercato degli integratori nutraceutici: un business in continua crescita

A proposito di mercato. Negli ultimi anni, in Italia, la vendita di nutraceutici è cresciuta esponenzialmente. Nel 2020, ad esempio, ha raggiunto cifre pari ai 3,8 miliardi di euro (26%), superando di gran lunga Regno Unito (9,5%), Francia (14,7%), Spagna (7,2%) e Germania (18,8%). Come riporta l’Area Studi Mediobanca, è dal 2008 che nel nostro Paese il commercio di integratori alimentari lievita annualmente, fino a triplicarsi. Le aspettative per il futuro sono più che promettenti.

Si prevede che il mercato europeo dei nutraceutici vada incontro a una crescita del 6% annuo (circa 14,6 miliardi), con l’Italia prossima ai 4,8 miliardi (secondo stime relative al 2025). Sono il 54% della popolazione i consumatori italiani che, in media pro-capite, spendono circa 64 euro per l’acquisto di integratori. Cifra nettamente superiore rispetto a Regno Unito (21), Francia (32) e Germania (33).

In merito agli alimenti funzionali, già a fine 2021 si parlava di 500 miliardi di dollari e una crescita con un tasso medio all’anno del 6,9%. Soprattutto per quanto riguarda i cibi destinati al controllo del peso, con un mercato che, già di per sé, si aggirava intorno ai 214 miliardi di dollari.

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