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Unghie che si sfaldano? Ecco cosa fare

Unghie che si sfaldano? Ecco cosa fare

È sbagliato considerare le unghie che si sfaldano solo come un problema estetico. In realtà, sono il segnale di qualcosa di molto più profondo. Probabili disfunzioni a cui bisogna rimediare il prima possibile.

Aspetto roseo e lucido. Resistente ed elastica. Un’unghia sana, d’altronde, non è solo bella a vedersi. È sintomo di un ottimo stato di salute e di un perfetto equilibrio fisiologico. Merito della cheratina, proteina formata da una lunga catena di aminoacidi, come arginina, cisteina, acido glutammico. Ma anche delle vitamine A, B6, C ed E. E di alcuni oligoelementi, come ferro, zinco e rame.

Se queste sostanze vengono a mancare, l’unghia perde il suo aspetto colorito e compatto. Ripristinare lo stato di benessere è possibile: esistono svariati metodi tradizionali e integratori naturali in grado di intervenire positivamente sul nostro organismo, “risolvendo” le eventuali alterazioni che sono causa di sfaldature più o meno frequenti.

Unghie che si sfaldano: le cause più comuni

La fragilità delle unghie può manifestarsi a diversi livelli. Si parla di onicoressi quando presentano striature o fessure verticali. Si è già in uno stato avanzato, invece, se si verifica lo sdoppiamento della lamina ungueale. Gli strati più superficiali, così, rischiano di staccarsi dal resto dell’unghia, che appare debole, sfaldata e frammentata, soprattutto in corrispondenza del margine libero. Si tratta della cosiddetta onicoschizia lamellina. In ogni caso, sono disturbi tipici soprattutto nelle donne tra i 20 e i 40 anni, e negli anziani. Possono essere temporanei, magari provocati da agenti esterni transitori, oppure persistenti. In genere interessano solo le unghie delle mani.

Le cause più comuni della sfaldatura ungueale possono essere endogene o esogene.

  • Eventuali carenze alimentari possono incidere sul benessere dell’unghia. Mancanza di calcio e vitamina A potrebbero portare a fenomeni di indebolimento ed esfoliazione. Lo stesso si può dire della vitamina B6, tra le più importanti per le unghie. Occorre in questo caso rivedere la propria alimentazione.
  • Anche l’invecchiamento può gravare sulla salute delle unghie. A questo, possono aggiungersi disidratazione e fattori ambientali.
  • Le unghie possono sfaldarsi anche per via di traumi legati al contatto con particolari sostanze chimiche a pH basso o troppo alto, che possono alterare proteine e vitamine, con conseguente esfoliazione soprattutto degli strati superiori.
  • Cosmetici e smalti, se di bassa qualità, possono rendere le unghie fragili e secche. Lo stesso vale per alcuni solventi per la rimozione dello smalto. Attenzione, quindi, a non esagerare con le quantità dei prodotti per le unghie, eliminando per bene, in via precauzionale, quelli applicati in precedenza. In particolare, il gel utilizzato per la ricostruzione, se scadente, può rendere le unghie più inclini alla rottura.
  • Detergenti per uso domestico, se non si indossano i guanti, possono provocare lo sfaldamento precoce dell’unghia.
  • Cattive abitudini, come fumo e onicofagia, possono aggravare la situazione.
  • Infine, alcune malattie possono portare alla secchezza e all’ingiallimento delle unghie. Tra queste: psoriasi, alopecia, onicomicosi, anemia, bulimia, allergie, problemi alla tiroide.

Unghie indebolite e tiroide

Le unghie, così come i capelli e la pelle, sono campanelli d’allarme importanti in caso di malfunzionamento della tiroide. Questo perché gli ormoni tiroidei T3 e T4, a livello cutaneo, si occupano della divisione cellulare, regolano il consumo di ossigeno, modulano la sintesi delle proteine e la secrezione di sebo, e incidono sulla crescita dei peli. Se la tiroide non funziona, dunque, questi aspetti subiscono alterazioni significative.

Nello specifico, se si soffre di ipotiroidismo le unghie possono apparire sottili, deboli, e di dimensioni ridotte. Crescono, infatti, più lentamente nel 90% dei casi. Se, invece, si è affetti da ipertiroidismo le unghie possono crescere anche troppo velocemente. Così è stato rilevato nel 5% dei pazienti. Inoltre, è usuale che sparisca anche la classica lunula o lunetta, di colore più chiaro, visibile alla base dell’unghia.

In presenza di disfunzioni della tiroide, per rinforzare le unghie, occorre innanzitutto correggere le proprie abitudini alimentari, puntando su una dieta ricca di nutrienti, come vitamina A e Omega 3. Salmone, sardine, sgombro, cotti al vapore o alla piastra, e conditi con un filo di olio extravergine di oliva. Ma anche carne di provenienza certificata, uova, frutta secca, cereali integrali e legumi.

I rimedi della nonna

In alternativa, esistono diversi rimedi naturali capaci di rimettere in sesto le unghie. Alcuni da preparare con ingredienti che è possibile trovare anche in casa.

  • Impacchi di olio d’oliva e succo di limone possono tornare utili in caso di invecchiamento ungueale. Basta preparare un composto con tre cucchiai di olio extravergine di oliva e succo di mezzo limone. Immergervi le punte delle dita. E, infine, risciacquare con acqua tiepida.
  • Anche il bicarbonato di sodio contribuisce al rafforzamento delle unghie. È un ottimo antisettico, e può essere impiegato per prevenire infezioni e funghi. Il consiglio è diluire due cucchiai di bicarbonato nell’acqua, e lasciare mani o piedi a mollo per circa 15 minuti. Cospargere, infine, le unghie con aloe vera o tea tree oil.
  • In sostituzione, si può usare l’aceto di mele, fonte di proteine, magnesio, calcio e potassio.
  • Menta e camomilla possono difendere le unghie dall’attacco di agenti esterni. Serve sciogliere, in una tazza di acqua calda, due cucchiai di camomilla e 4 foglie di menta. Lasciare riposare per mezz’ora. All’occorrenza, aggiungere olio d’oliva e farina di frumento. E applicare il composto sulle unghie. Dopo 30 minuti, risciacquare con acqua fredda.
  • Il sale marino con acqua calda è ideale per unghie fragili grazie all’ingente apporto di minerali. È sufficiente tenerle a bagno per 15 minuti.
  • Avocado e papaya, dal canto loro, non solo rinforzano. Sono un toccasana anche per le cuticole. L’avocado va mescolato con qualche goccia di limone e tuorlo d’uovo. Lo stesso vale per la papaya, che al posto del limone preferisce l’olio di mandorle. Si ottengono così due trattamenti da ripetere periodicamente.

Integratori per le unghie che si sfaldano

 

Hair and Nails Farmaenergy

Hair and Nails di Farmaenergy – Integratore per rinforzare unghie e capelli

Accanto ai più classici “rimedi della nonna”, occupano un posto d’eccezione supplementi integrativi caratterizzati dalla presenza di principi naturali utili alle unghie. Formulazioni capaci di ripristinarne le condizioni di salute iniziali. Tra i componenti più efficaci, ricordiamo

  • l’Acido Ialuronico, che idrata e difende i tessuti connettivi, restituendo loro densità, turgore e resistenza. Si tratta di un polisaccaride ad alto peso molecolare, in grado di ritardare i segni dell’invecchiamento cutaneo e articolare. Combatte fragilità e disidratazione ungueale. Cura anche l’artrosi. È parte integrante, infatti, il liquido sinoviale che protegge le cartilagini da carichi eccessivi e usura;
  • le Vitamine del gruppo B, che incidono sulla struttura ungueale. In particolare, la B6 incentiva la produzione di cisteina, aminoacido essenziale che è possibile trovare anche all’interno della cheratina. La B5 favorisce la proliferazione delle cellule delle unghie. La B1 facilita l’impiego di glucosio per la sintesi di cheratina;
  • la Vitamina C che, a sua volta, interviene nella sintesi di proteine, come la stessa cheratina. Antiossidante, non solo blocca l’attacco dei radicali liberi, ma incrementa la produzione e la stabilizzazione del collagene, fondamentale per vasi, pelle, ossa e unghie. Rallenta l’invecchiamento cellulare. E tra i tanti benefici dell’acido ascorbico, vi è anche l’effetto cicatrizzante e antinfettivo. È un coadiuvante nella cura di anemia, raffreddore, colesterolo alto. Agisce sulla secrezione di globuli rossi ed emoglobina a livello del midollo osseo;
  • il Collagene marino, che frena i processi di invecchiamento e fa bene a pelle, ossa, articolazioni, tendini. È un estratto naturale che, nella sua forma idrolizzata, pesa anche sulla salute delle unghie, poiché facilmente assimilabile. Composto da oligopeptidi, viene estratto da pesci del mare, come salmone e merluzzo. Il Collagene marino non è solo un potente antiossidante e antiage. Scongiura anche il deterioramento dei tessuti e il propagarsi di virus e batteri. Consolida ossa e cartilagini, e abbassa i livelli di colesterolo;
  • i Flavonoidi della soia, indicati soprattutto per le donne in menopausa perché alleviano sudorazione, vampate, irritabilità e altri disturbi neurovegetativi. I Flavonoidi, o isoflavoni, della soia proteggono le cellule da possibili danni ossidativi, e godono di proprietà antitumorali (mammella, prostata);
  • il sale di Zinco, cofattore di enzimi proteici. La carenza di questo minerale provoca caduta dei capelli, diarrea, eruzioni cutanee, infezioni frequenti, deficit mentali, sfaldamento delle unghie. La sua integrazione può influire sulla crescita corporea, sul metabolismo, sul funzionamento di vista, tatto e olfatto e sulla memoria;
  • la Cheratina idrolizzata, che, come già detto in precedenza, conta lunghe catene di aminoacidi contenenti vitamine e minerali in grado di dar vita a ponti solfuro: specifici legami necessari per l’elasticità e la robustezza non solo delle unghie, ma anche di pelle e capelli.

Il suggerimento è quello di affiancare ai suddetti integratori, abitudini salutari per le proprie unghie. È bene indossare guanti quando si entra in contatto con sostanze nocive, e, quindi, mentre si lavano i piatti o si fa il bucato. Ricorrere a smalti e prodotti per la detersione di qualità. Evitare di “mangiarsi” le unghie o strappare porzioni che si sfaldano: in questo caso, è opportuno ricorrere a una lima poco aggressiva e senza esagerare. Se il problema sussiste, è consigliato tenerle corte. Consultare il proprio medico, nel caso in cui lo sfaldamento dovesse persistere, è il passo più importante da compiere: così facendo, è possibile diagnosticare l’eventuale patologia di cui la fragilità ungueale è solo l’ennesimo sintomo.

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