Acido Ialuronico: a cosa serve e quando utilizzarlo
Se ne sente spesso parlare, ma in pochi conoscono i suoi benefici. L’Acido Ialuronico è tra le sostanze che il nostro corpo produce naturalmente per idratare e difendere i tessuti. Ma è anche tra i protagonisti assoluti di trattamenti e integratori studiati per il benessere di pelle e articolazioni. Comprendere funzioni e proprietà dell’Acido Ialuronico è fondamentale se l’intento è farne un uso consapevole, e sfruttarne appieno i vantaggi.
Proprietà dell’Acido Ialuronico: cos’è e a cosa serve
È tra i principali componenti del tessuto connettivo. Caratteristico anche di diversi animali e alcuni tipi di batteri, l’Acido Ialuronico è un polisaccaride, appartenente alla famiglia dei glicosamminoglicani. Si configura come una lunga catena formata dalla sequenza di due zuccheri: N-acetilglucosamina e acido glicuronico, particolarmente solubili in ambiente acquoso.
Si tratta, infatti, di una molecola che, insieme a elastina e collagene, contribuisce a rendere la pelle resistente, donandole plasticità, densità e turgore. Può contrastare, inoltre, l’eventuale penetrazione di virus e batteri nell’organismo, fungendo da filtro. Gode, pertanto, di proprietà strutturali, antinfiammatorie e cicatriziali che mette in atto anche a livello articolare. L’Acido Ialuronico, infatti, costituisce parte integrante del liquido sinoviale, che nutre e protegge le cartilagini, ammortizzando i movimenti.
Esistono diverse tipologie di Acido Ialuronico, che si distinguono in base al peso molecolare, misurato in Dalton.
- Se ad alto peso molecolare, agisce solo in superficie, garantendo idratazione e protezione.
- Se a medio peso molecolare, viene assorbito e facilita il passaggio dell’acqua.
- Se a basso peso molecolare, partecipa alla produzione di collagene.
- Se a bassissimo peso molecolare, nutre gli strati più profondi della pelle.
Fu scoperto nel 1934 dal biochimico Karl Meyer e dal suo assistente John Palmer, che riuscirono a isolarlo dal corpo vitreo dell’occhio di un bovino. Per tutti gli anni Settanta fino a qualche decennio fa, l’Acido Ialuronico veniva estratto soltanto a partire dalla fermentazione batterica della cresta dei galli. Oggi, grazie all’ingresso in scena di nuove tecnologie, è frutto di un processo fermentativo su substrato vegetale. Nell’uomo, l’Acido Ialuronico non si trova solo in pelle e articolazioni, ma anche nell’umor vitreo degli occhi, in tendini, cordone ombelicale e pareti dell’aorta.
Nei neonati, i livelli di Acido Ialuronico sono molto elevati. Ne è la prova la consistenza della pelle, liscia e soffice. Dai 40 anni in su, invece, la biodisponibilità della molecola si riduce a tal punto da intaccare anche il processo di captazione dell’acqua, che a ridosso dei 65 anni è pari al 25%.
Benefici e controindicazioni dell’Acido Ialuronico
Per le sue proprietà, l’Acido Ialuronico può essere applicato in ambito medico ed estetico.
- In campo dermatologico, l’Acido Ialuronico viene impiegato per ritardare l’invecchiamento cutaneo. La pelle, infatti, col passare del tempo tende a perdere elasticità e morbidezza. Anche lo smog o l’esposizione ai raggi UV possono influire negativamente. Integrare l’Acido Ialuronico che il nostro organismo non riesce più a produrre, consente di incrementare la funzionalità cellulare e restituire al derma compattezza e lucidità, soprattutto quando l’avanzare dell’età lascia i primi segni visibili sul nostro corpo, come macchie e rughe.
- In campo ortopedico, l’Acido Ialuronico entra in gioco quando il nostro organismo non è più in grado di generare a sufficienza liquido sinoviale, indispensabile per la salute delle cartilagini. Movimenti ripetuti eccessivamente intensi e prolungati, sbalzi di temperatura, trascorrere degli anni o eventi traumatici possono compromettere il corretto funzionamento delle articolazioni. Minore è la quantità di liquido sinoviale, maggiore è il rischio di sfregamenti e impatti, anche dolorosi, tra le superfici articolari, spesso fonti di patologie come l’artrosi. L’Acido Ialuronico, pertanto, favorisce e accelera i processi riparativi, attenuando eventuali fastidi, in particolare di fronte a lesioni di media entità.
L’Acido Ialuronico è un ottimo cicatrizzante. Per questo trova applicazione anche nella chirurgia otologica, oftalmica e oculare, grazie alla sua spiccata capacità di incentivare la rigenerazione dei tessuti. Non solo. Recenti studi hanno dimostrato che l’Acido Ialuronico
- stimola l’angiogenesi, ovvero la creazione di nuovi vasi sanguigni;
- è un potente antiossidante. Sconfigge i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare;
- ripara eventuali danni polmonari;
- inibisce il possibile sviluppo di cellule tumorali;
- coopera alla regolazione del sistema immunitario;
- lenisce rossori e irritazioni.
L’Acido Ialuronico non presenta effetti collaterali o controindicazioni degne di nota. Raramente, e soltanto in caso di soggetti tendenzialmente allergici, può provocare arrossamento, irritazione e gonfiore della pelle. Si tratta di reazioni che si verificano a causa di impurità o eccipienti nel prodotto. È sempre bene, comunque, moderare o evitare l’uso di Acido Ialuronico durante la gravidanza o l’allattamento.
Come utilizzare l’Acido Ialuronico
Vi sono diverse modalità d’impiego dell’Acido Ialuronico. È possibile trovarlo nella composizione di cosmetici anti-age per uso privato. A tal proposito, esistono svariate creme capaci di rimediare alla secchezza della pelle, idratandola; alleviare gli inestetismi tipici dell’invecchiamento; ritardare l’insorgere di rughe; ripristinare l’equilibrio idrolipidico della cute. In questi casi, si parla di Acido Ialuronico idrolizzato, più leggero e arricchito da liposomi, che penetrano nella pelle con più facilità. Se usati con regolarità, i cosmetici e le creme a base di Acido Ialuronico tendono a restituire alla cute luminosità e morbidezza. Richiedono, però, applicazione costante, spesso tutti i giorni, la mattina e la sera. Inoltre, possono causare reazioni allergiche dovute a profumi o altre sostanze. Ecco perché è indispensabile leggere bene istruzioni e ingredienti.
In ortopedia, per la cura di artrosi al ginocchio, all’anca, ma anche in caso di traumi alla spalla, si ricorre alle infiltrazioni intra-articolari di Acido Ialuronico, conosciute anche col nome di viscosupplementazione. Così facendo, migliora la mobilità articolare; diminuiscono i dolori; si attenuano eventuali versamenti; e aumentano i condrociti, cellule della cartilagine, che favoriscono la naturale ricostruzione dello strato amorfo superficiale, prevenendo il degrado.
Gli integratori di Acido Ialuronico, sotto forma di compresse o capsule, dal canto loro, vantano una duplice funzione. Se assunti oralmente, infatti, sono in grado in intervenire sia a livello cutaneo che articolare. In genere, sono caratterizzati dalla presenza predominante di Acido Ialuronico, arricchito da:
- collagene, proteina fondamentale per il mantenimento della resistenza e del tono della pelle;
- antiossidanti, come polifenoli di origine vegetale e vitamine C ed E, che contrastano lo stress ossidativo, responsabile della comparsa di rughe;
- oligoelementi, come zinco, rame, selenio, che partecipano alla sintesi del collagene;
- estratti vegetali, come la Centella asiatica, con proprietà anti-age, cicatrizzanti e antinfiammatorie. È un toccasana anche in caso di insufficienza venosa cronica. Riesce, infatti, a riequilibrare il microcircolo, con effetti evidenti anche sulla cellulite. Rende elastiche e compatte pelle e pareti vascolari, riducendo inestetismi e cellule adipose. Non solo. La Centella asiatica è ideale anche nella cura dell’artrite. Secondo diverse ricerche, pare che prevenga l’erosione delle ossa e delle cartilagini, apportando benefici anche al sistema immunitario. Tra i componenti degli integratori di Acido Ialuronico, possiamo trovare anche la Curcumina, che riattiva i sistemi antiossidanti con vantaggi per apparato respiratorio, nervoso e tegumentario, relativo, appunto alla pelle. Impiegati nei trattamenti antirughe, i supplementi integrativi con Curcumina sono facilmente digeribili dal momento che il principio attivo estratto dalla Curcuma facilita la funzionalità intestinale, incentiva la produzione di bile e protegge il fegato.
Per ristabilire la consistenza della pelle, nella medicina estetica, il trattamento più usuale, invece, è il filler. Attraverso un ago piccolissimo, il medico inietta l’Acido Ialuronico sotto le rughe da spianare. L’effetto riempitivo, però, varia da persona a persona: dipende, infatti, dal tipo di derma e dalle quantità di prodotto utilizzato. Solitamente, il filler al viso richiede una ripetizione che va da 2 ai 12 mesi. Il risultato, infatti, non è permanente per via del rapido riassorbimento della sostanza. Il filler può essere utile anche per riappianare cicatrici o infondere volume alle labbra.
Infine, è possibile individuare svariati alimenti che permettono di assimilare Acido Ialuronico e collagene, stimolandone la produzione. Tra tutti il pesce (orate, anguille, sgombri); pollame, manzo, maiale, in particolare il tessuto cartilagineo; brodi animali; soia fermentata, ricca di isoflavoni che partecipano alla sintesi di Acido Ialuronico; verdure verdi (spinaci, cavolfiori, broccoli, bietole); agrumi, poiché fonti di vitamina C; frutti di bosco, fragole, ciliegie; spezie ed erbe aromatiche (peperoncino, coriandolo, prezzemolo); banane, cioccolato, semi di zucca, scrigni di magnesio e zinco.
Prima di assumere i prodotti sopracitati, o effettuare trattamenti a base di Acido Ialuronico, è consigliato rivolgersi a medici specializzati o esperti del settore, che sappiano indicare la strada più giusta da seguire. Soprattutto sul web, infatti, non sempre gli annunci e le notizie che circolano riguardo composti e terapie sono del tutto attendibili. Onde evitare di provocare danni alla propria salute, quindi, occorre informarsi e documentarsi adeguatamente su composti e modalità d’utilizzo, così da sfruttare a proprio favore le proprietà benefiche dell’Acido Ialuronico.
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