12 Integratori per migliorare memoria e concentrazione
La nostra mente, a volte, presenta falle significative: mancanza di concentrazione e vuoti di memoria che possono intaccare il normale svolgimento delle mansioni quotidiane (lavoro, studio, attività domestiche). Le cause possono essere tante: patologie cerebrali, come Morbo di Parkinson, sclerosi multipla e Alzheimer; traumi psicologici; stress e insonnia; eccesso di fumo e alcol; sbalzi ormonali; carenze vitaminiche; depressione, ansia, schizofrenia, paranoia.
È possibile rimediare a eventuali disturbi cognitivi attraverso alimenti dotati di particolari proprietà nutrizionali; abitudini e tecniche in grado di allenare il cervello; e complementi integrativi efficaci, studiati appositamente. Prima di intervenire, però, tocca distinguere memoria da concentrazione.
Quest’ultima è la capacità di fissare il pensiero su un’azione o un oggetto. La memoria, invece, è un enorme magazzino in cui si è soliti conservare ricordi di esperienze trascorse. Le stesse informazioni che servono poi al soggetto per affrontare situazioni presenti o future. La memoria è in continuo “aggiornamento”: raccoglie dati come fossero codici (fase di codifica); li stabilizza a lungo termine (fase di ritenzione); li rievoca quando c’è somiglianza tra indizi di codifica e indizi di recupero (fase di recupero).
Non solo. Ogni giorno mettiamo in pratica memoria a breve termine (le informazioni apprese in un periodo di tempo concentrato che si aggira intorno agli ultimi 10 secondi), e memoria a lungo termine, che racchiude una quantità illimitata di ricordi, quelli appresi nel corso della vita e quelli relativi a comportamento e carattere.
Integratori per la memoria e lo studio
Difficoltà nel memorizzare nozioni. Incapacità di ricordare ciò che si è letto. Sono problemi comuni a gran parte degli studenti. Che siano maturandi o universitari, poco importa: tutti sono alla ricerca di un rimedio capace di aiutare la memoria e ristabilire la concentrazione. A tal proposito, esistono svariati integratori in grado di migliorare le capacità mnemoniche, in periodi di studio e stress prolungati. Tra i più efficienti, ricordiamo:
- il Fosforo, fondamentale se l’intento è gestire al meglio l’energia. Agisce su memoria e umore, contrastando vuoti e stati di depressione. Ideale per chi studia o lavora perché mantiene lucide le idee, e permette di mettere a fuoco concetti e pensieri. Rende meno irascibili e rabbiosi. Rinvigorisce, quando le forze vengono a mancare. In caso di stanchezza, migliora consapevolezza e sensibilità. Il Fosforo, inoltre, gode di proprietà antispastiche e diuretiche, ed è indicato contro asma, osteoporosi e astenia;
- gli Omega 3, che ottimizzano le doti cognitive, ritardando l’invecchiamento delle strutture cerebrali. Secondo diverse ricerche scientifiche, infatti, DHA ed EPA contribuiscono al passaggio dei segnali elettrici tra le cellule del cervello mediante sinapsi, le cui membrane sono costituite al 20% proprio da Omega 3. Stimolano le funzioni mnemoniche del bambino in fase di crescita, e in tarda età rallentano l’insorgere di malattie neurodegenerative;
- il Ginkgo biloba, estratto che interviene sulla circolazione ematica periferica e cerebrale. Incrementa il flusso di sangue al cervello, incentivando così la memoria. Consigliato anche in caso di mal di testa, vertigini, cali di concentrazione, sbalzi d’umore;
- il Ginseng coreano o rosso, energizzante per eccellenza. Grazie all’apporto dei ginsenosidi, combatte stanchezza mentale e fisica, aumentando il grado di attenzione. Ostacola l’attacco dei radicali liberi, e ritarda l’invecchiamento. Rinforza le difese immunitarie, regola la produzione di insulina e i livelli di glucosio nel sangue;
- l’Eleuterococco, pianta adattogena perfetta in caso di eccessivo stress e stanchezza. Simile al Ginseng coreano, favorisce un miglior rendimento per chi fa sport, e innalza la concentrazione in periodi di esami e studio continuo;
- La Rhodiola rosea, i cui effetti sono stati oggetto di svariati studi. Pare sia un toccasana per chi soffre di affaticamento e deficit di memoria, poiché migliora le prestazioni cognitive grazie a dopamina e noradrenalina. Cura l’insonnia, facilitando il rilassamento muscolare. Riduce i tempi di recupero, aumenta la resistenza, la sintesi di proteine e la rigenerazione dei muscoli;
- la Fosfatidilserina, fosfolipide che supporta le membrane cellulari, come provato da una ricerca compiuta su un gruppo di atleti che ne hanno assunto 400mg al giorno per due settimane. Si è evidenziato un notevole miglioramento della memoria, della capacità di elaborazione e dell’accuratezza. Non solo. Sostiene la massa muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi, e previene lo stress;
- la Schisandra chinensis, che protegge i neuroni corticali dalla tossicità del glutammato o del peptide beta-amiloide;
- Bacopa, alleato di memoria, concentrazione, funzioni cerebrali e umore, come testimoniano alcuni studi clinici su pazienti con cali di attenzione ed esaurimento.
Vitamine e sali minerali, poi, garantiscono il benessere del sistema nervoso: quelle del gruppo B modulano i processi metabolici e le difese immunitarie; vitamina C ed E sono ottimi antiossidanti. Il magnesio favorisce la trasmissione sinaptica, così come lo zinco, mentre il ferro contrasta la stanchezza mentale. Quando l’alimentazione non fornisce dosi a sufficienza dei nutrienti sopracitati, è possibile farne scorta proprio attraverso supplementi integrativi utili alla causa.
Si può tenere sveglia la memoria mentre si studia anche mediante tecniche e strategie. È preferibile scegliere un luogo confortevole e gradevole, che faciliti la concentrazione. È bene, inoltre, redigere una scaletta, un piano di lavoro giornaliero o settimanale, comporre schemi concettuali, e prendere appunti durante le lezioni, così da dimezzare il tempo impiegato ad assimilare informazioni. È opportuno fare delle pause brevi ogni 45-60 minuti, con spuntini a base di frutta secca o fresca. Sessioni dilazionate di studio, esercizi di visualizzazione (trasformare le parole in immagini) e il richiamo attivo (provare a ripetere tenendo il libro chiuso e sforzando i ricordi) sono altri stratagemmi da applicare se la memoria gioca brutti scherzi mentre di studia o si lavora.
I 3 migliori integratori per memoria e concentrazione
Pilastri dell’integrazione in caso di mancata concentrazione sono, in particolare:
- l’Acetil Carnitina, celebre per i suoi benefici sul metabolismo energetico e dei grassi, la resistenza nell’allenamento e la memoria. Una ricerca pubblicata sul Journal of Neurology e Neurotherapy, ha rilevato che su 90 individui di entrambi i sessi, d’età compresa tra i 22 e i 66 anni, quelli che avevano assunto Acetil Carnitina riscontravano effetti positivi su umore, attenzione, velocità e qualità della memoria episodica e di lavoro. Ideale per chi è affetto o rischia di essere colpito da patologie neurodegenerative come l’Alzheimer;
- la Glutammina, utilizzata dagli atleti poiché rafforza i muscoli in situazioni di overtraining. Ne beneficia, però, anche il cervello. La Glutammina, infatti, penetra nella barriera emato-encefalica, e viene convertita in glutammato, neurotrasmettitore eccitatorio, mettendo così in atto le sue proprietà stimolanti. Antiossidante e detossificante, è protagonista di molte diete iperproteiche;
- la Melatonina, che affianca la mente nel trattenere dati e ricordi. Due delle molecole (metaboliti) in cui viene tramutata dopo l’ingresso nel nostro organismo, promuovono la cognizione, accumulandosi nell’ippocampo. Concilia il sonno nei soggetti che hanno problemi di addormentamento. È impiegata nel trattamento di malattie cardiovascolari, problemi di apprendimento, diabete mellito, gambe pesanti, obesità e grasso addominale.
In ogni caso, si tratta di formulazioni che sprigionano tutta la loro efficacia se abbinati ad alimenti amici della memoria. Frutta e verdura tra i più indicati. Spiccano broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cime di rapa e ravanelli, con caratteristiche analoghe alle vitamine del gruppo B; mirtilli, con fibre e vitamina C, da consumare a colazione, a favore del sistema cardiocircolatorio; noci e frutta secca con vitamina E, contro la degenerazione senile; pomodori, con licopene, antinfiammatorio e antiossidante; avocado, fonte di grassi monoinsaturi, acido folico e vitamina K, da assumere in caso di scarsa concentrazione; sedano, ipocalorico e diuretico, con polisaccaridi toccasana per la mente e nemici del colesterolo cattivo; verdure a foglia larga, che favoriscono la digestione, e prevengono eventuali sintomi di demenza. È auspicabile, comunque, consultare il proprio medico di fiducia onde evitare controindicazioni, escogitando un programma alimentare consono al proprio stato di salute.
Fa bene mangiare anche qualche quadratino di cioccolato fondente al giorno: pare, infatti, che il cacao amaro tuteli la memoria, faciliti il sonno e allontani il rischio di invecchiamento precoce. Anti-età al pari del pesce azzurro, ricco proprio di Omega 3. Da non dimenticare le uova: la colina affina le funzioni intellettive in quanto mediatore del sistema nervoso centrale; semi di zucca e girasole, germe di grano e arachidi. A sorpresa, spunta anche il caffè che, grazie alla presenza di aminoacidi come la caffeina, consente di tenere alta l’attenzione.
È importante rispettare i pasti quotidiani. La colazione prima di tutto perché mette fine a diverse ore di digiuno. Si rivela irrinunciabile per gli studenti e per chi tende a svegliarsi presto la mattina. Piccoli spuntini tra un pasto e l’altro, inoltre, assicurano il giusto apporto di glucosio al cervello, indispensabile per il buon funzionamento cerebrale.
Infine, la memoria può essere stimolata da appositi esercizi. La meditazione mindfulness, ad esempio, che consiste nel focalizzarsi sulla respirazione, prendendo consapevolezza di se stessi. Tornano utili anche cruciverba, rebus, anagrammi, sudoku, hobby come bricolage e giardinaggio: tutte tecniche di concentrazione in grado di mantenere la mente attiva e in forma, soprattutto di fronte all’avanzare dell’età.
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