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Olio MCT per dimagrire e non solo

Olio MCT per dimagrire e non solo

In pochi sanno che un ottimo alleato per la perdita di peso è l’olio di MCT, gli acidi grassi a catena media. Sono molte le indiscrezioni che corrono sull’utilizzo e i benefici. Ma non tutte sono di eloquente esattezza. Per capirne di più su vantaggi e impieghi, e ottimizzarne gli effetti, occorre sapere di cosa si tratta, dove trovarlo e quali sono le eventuali controindicazioni a cui si rischia di andare incontro.

Olio di MCT: cos’è

I trigliceridi a catena media, conosciuti anche come MCT (Medium Chain Triglycerides), sono acidi grassi saturi caratterizzati dalla presenza di 6-12 atomi di carbonio. Questa peculiarità consente di distinguerli in acido caproico (C6:0), acido caprilico (C8:0), acido caprico (C10:0) e acido laurico (C12:0). Sono saturi perché i legami C-C sono semplici o di tipo σ. E, diversamente dagli acidi grassi saturi a catena lunga, formati da un numero di atomi pari a 14-20, gli MCT non passano per la via linfatica: arrivano senza deviazioni nel circolo portale. I trigliceridi a catena media sono anche più idrosolubili. Non necessitano dell’azione della bile per essere digeriti perché vengono “attaccati” in maniera immediata, e a tratti “aggressiva”, dalle lipasi gastrointestinali. Impiegati anche per la produzione di energia, gli MCT sono soggetti a B-ossidazione senza bisogno di legarsi alla carnitina: penetrano liberamente nel mitocondrio con rapidità. Questo fa sì che si produca acetyl-coA in ingenti quantità. Gli acidi grassi saturi a catena media si rivelano così dei supporti chetogenici più che efficaci.

Proprietà che inevitabilmente incidono sull’utilizzo dell’olio MCT, concentrato di trigliceridi a catena media, estratti dall’olio di cocco o di palma. In genere, contiene acido caprilico al 100%, acido caprico e piccole dosi di acido laurico. Quasi del tutto assente l’acido caproico a causa del suo odore e del suo sapore poco gradevoli.

I benefici dei trigliceridi a catena media

Gli MCT, innanzitutto, influenzano particolarmente il processo di dimagrimento. Questo perché sprigionano due ormoni, leptina e peptide YY, in grado di ridurre il senso di fame e accrescere quello di pienezza. Incidendo sul metabolismo, i trigliceridi a catena media possono prevenire l’eventuale aumento di peso a lungo termine. Merito della loro capacità di regolare la sensibilità dell’insulina e i livelli di glucosio nell’organismo. Incentivano, pertanto, la termogenesi e l’ossidazione dei grassi. Ma non è l’unico beneficio degli MCT. Tra gli altri vantaggi, infatti, ricordiamo che l’olio

  • svolge azione antinfiammatoria, utile a combattere l’insorgere di sindrome metabolica e problemi cardiaci. Tiene sotto controllo colesterolo, pressione sanguigna e proteina C-reattiva, meglio nota anche come PCR, marker infiammatorio insidioso per la salute del cuore. Abbassa i livelli di glucosio, costituendo un toccasana per chi soffre di diabete;
  • supporta a livello intestinale. I trigliceridi a media catena, infatti, aiutano il sistema digerente ad assorbire correttamente minerali, vitamine e altri nutrienti attraverso l’alimentazione, promuovendone l’adeguato funzionamento;
  • incoraggia la memoria, soprattutto in caso di Alzheimer;
  • innalza le difese immunitarie. Questo perché gli MCT sono antivirali e antibatterici più potenti rispetto agli acidi grassi saturi a catena lunga. Sono capaci, infatti, di inibire gli agenti patogeni in percentuali maggiori rispetto alla norma. Bloccano il proliferare di funghi essendo ottimi antifungini e antimicotici;
  • infonde energia. Questo perché i trigliceridi a catena media sono facilmente digeribili, assorbibili e, dunque, trasportabili nell’organismo, essendo più leggeri di quelli a catena lunga. Meno atomi e carbonio permettono agli MCT di raggiungere più velocemente intestino e fegato, ed essere convertiti in energia e/o chetoni;
  • sostiene l’attività fisica, contrastando gli effetti della lattasi che si genera durante e dopo l’allenamento. Aiuta la combustione grazie all’elevato apporto energetico, e consente di risparmiare glicogeno e aminoacidi a livello muscolare.

Per tutte queste caratteristiche, gli MCT sono utilizzati anche nel trattamento di malattie terminali, croniche o con rapido deperimento, come l’insufficienza pancreatica. Ma anche nella cura di cachessia oncologica (perdita di massa muscolare e adiposa, capacità psichiche compromesse); epilessie farmaco-resistenti, intervenendo su frequenza e intensità; patologie polmonari ed epatiche.

Olio MCT per dimagrire: come utilizzarlo correttamente

Olio MCT Farmaenergy

Olio MCT di Farmaenergy da noce di cocco e palma

L’olio MCT viene spesso impiegato all’interno della dieta chetogenica o in generale quando si è soggetti a regimi alimentari poveri di carboidrati e calorie. Questo perché i trigliceridi a catena media stimolano la produzione di chetoni, fondamentali per ridurre i livelli di insulina nel sangue e l’infiammazione, bruciare i grassi in eccesso, incentivare concentrazione e focalizzazione, nutrendo le cellule cerebrali.

È possibile integrare l’olio MCT in un programma alimentare sano. Basta abbinarlo a cibi e bevande. Può essere impiegato per condire pietanze e insalate. Può essere aggiunto anche a frullati, smoothie e caffè. Per ciò che concerne le quantità, non c’è una dose prestabilita. Varia da individuo a individuo e dipende dalle esigenze nutrizionali e di salute. In linea di massima, si consiglia di assumere 3-6 cucchiai al giorno, o 80 grammi al massimo. In ogni caso, è opportuno affidarsi ad un consulto medico. Abusarne, infatti, potrebbe provocare diversi disturbi ed effetti collaterali.

Le migliori fonti di MCT: caratteristiche dell’olio di cocco

I trigliceridi a catena media sono presenti principalmente all’interno del latte e dei suoi derivati, come il burro. Ma ne sono fonti primarie soprattutto il cocco e l’olio di cocco, ricavato dai frutti dell’omonima pianta. È dalla mandorla essiccata, detta anche copra, che si estrae l’olio, ricco del 65% di grassi. In particolare

  • agisce sul metabolismo, favorendo la perdita di peso, l’aumento di colesterolo “buono” HDL, a dispetto di quello “cattivo” LDL;
  • difende l’organismo dall’attacco di agenti patogeni;
  • è un potente antiossidante. Contrasta i radicali liberi che causano invecchiamento cellulare e malattie tumorali;
  • blocca la 5-alfa-reduttasi, enzima che converte il testosterone in DHT. Fare uso di olio di cocco, quindi, aiuta a prevenire patologie ormonali come ovaio policistico, infezioni cutanee, ipertrofia prostatica;
  • scongiura l’insorgere di aterosclerosi, disturbi degenerativi, e facilita la digestione in caso di malassorbimento intestinale.

L’olio di cocco è il protagonista in cucina: per fritture, preparazione di dolci o come condimento. Ma è anche impiegato esternamente come coadiuvante in caso di

  • vene varicose: da massaggiare;
  • punture di zanzare: placa il prurito;
  • emorroidi: allevia il gonfiore;
  • parassiti ed herpes labiale;
  • mal d’orecchio e altre infezioni: secondo uno dei più classici “rimedi della nonna”, da bollire con uno spicchio d’aglio, lasciare raffreddare e spalmare sulla zona interessata;
  • smagliature: subito dopo la doccia, a pori dilatati e pelle più liscia;
  • forfora: con l’aggiunta di rosmarino, da applicare durante la notte.

Bisogna comunque consumare olio di cocco moderatamente. Essendo, infatti, fonte di grassi saturi, è altamente calorico, e, dunque, potrebbe comportare anche un aumento di peso. È indicato, inoltre, optare per un olio di cocco biologico, spremuto a freddo e di buona qualità.

Non solo alimenti. Gli MCT possono essere assunti anche attraverso appositi integratori, ideali per gli sportivi che puntano alla definizione, alla riduzione della massa grassa, allo sviluppo muscolare e al miglioramento delle performance, in quanto i trigliceridi a catena media sono energetici perfetti per chi svolge workout ad alti livelli. Da aggiungere all’interno della propria borraccia in caso di allenamenti intensi o tragitti più lunghi, oppure da consumare a colazione.

Conclusioni

Nonostante i molteplici benefici dell’olio MCT, occorre fare molta attenzione per ciò che concerne modalità d’uso e quantità. Se assunto in eccesso, infatti, potrebbe provocare scompensi gastro-enterici come vomito, diarrea, crampi intestinali, nausea e irritabilità. Da non assumere, inoltre, in presenza di encefalopatia epatica, diabete, acidosi, cirrosi, deficit metabolici, o se si è ipersensibili al suddetto principio. I trigliceridi a catena media, inoltre, potrebbero modificare l’azione di alcuni farmaci o composti naturali, incrementandone l’assorbimento, soprattutto se si tratta di carotenoidi, vitamine liposolubili, calcio, magnesio, acidi grassi essenziali, polifenoli lipofilici e altri elementi fitoterapici.

In ogni caso, l’olio MCT e i relativi supporti integrativi sono in grado di produrre effetti positivi sullo stato di benessere del nostro organismo se la loro assunzione è abbinata ad un corretto regime alimentare, compatibile con le proprietà nutrizionali e non solo dei trigliceridi a catena media. Con le giuste accortezze, e con un occhio di riguardo verso la propria salute, è possibile massimizzare i benefici di questa tipologia di acidi grassi saturi, a maggior ragione se associati a parere medico e corretto stile di vita.

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