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Sinusite cronica e naso chiuso: è un problema intestinale?

Sinusite cronica e naso chiuso: è un problema intestinale?

La sinusite è un disturbo diffuso e più complesso di quanto si possa immaginare. È difficile individuarne le cause effettive. Deficit respiratori in primo piano. Ma anche problemi intestinali, così come provano alcune recenti ricerche scientifiche. Per contrastare la sinusite e la costante sensazione di naso chiuso, si rivela necessario, dunque, affidarsi a integratori e rimedi naturali, con un occhio di riguardo anche per l’alimentazione.

Cos’è la sinusite?

Si tratta dell’infiammazione permanente e graduale dei seni paranasali, cavità piene d’aria che si formano a partire dalla disposizione delle ossa craniche quali etmoide, sfenoide, frontale e mascellare. I seni paranasali si trovano all’altezza della fronte e delle guance, e svolgono diverse funzioni: migliorano la percezione degli odori; fungono da cassa di risonanza, amplificando suoni e voce; aiutano a scaricare il peso del cranio; umidificano e depurano l’aria inspirata, per mezzo delle ciglia e di uno strato di muco situato sulla superficie interna.

Pertanto, si può parlare di sinusite cronica o rinosinusite, quando il muco, non riuscendo a fluire attraverso i seni paranasali, si accumula, permettendo agli agenti patogeni, soprattutto batterici, di proliferare. È possibile stimarne una durata minima pari a 12 settimane, a differenza della sinusite acuta con decorso più breve (2-3 settimane). Solitamente, chi soffre di sinusite cronica sono gli stessi pazienti già affetti dalla forma più acuta, che è anche la più comune.

Cause e sintomi della sinusite cronica

Per curare la sinusite, occorre riconoscerne cause e sintomi, mediante apposita diagnosi, fondamentale per scongiurare eventuali complicazioni. La sinusite cronica, in particolare, può essere provocata

  • dalla deviazione del setto nasale: quando la lamina osteo-cartilaginea disposta fra le cavità nasali subisce un trauma a destra o a sinistra, si assiste a una significativa diminuzione del flusso d’aria, dal momento che il canale della narice interessata subisce un restringimento più o meno profondo;
  • da traumi facciali: quando si rompono uno o più elementi ossei riguardanti i seni paranasali;
  • da infezioni dell’apparato respiratorio: si tratta di processi infiammatori con conseguente diffusione di agenti batterici attraverso lo strato mucoso, come raffreddore, influenza, sindromi simil-influenzali;
  • da rinite allergica o febbre da fieno: lo sviluppo di processi infettivi, in questo caso, dipende dal rigonfiamento dei tessuti che ostacola il passaggio dell’aria;
  • da tumori, multipli o solitari, collocati lungo le cavità o i seni paranasali, come i polipi nasali.

Tra le altre cause, ricordiamo anche:

  • l’abbassamento delle difese immunitarie, in tarda età o in soggetti sottoposti a chemioterapia;
  • infezioni dentali, se estese fino alle ossa mascellari del cranio;
  • condizioni cliniche: asma, fibrosi cistica, AIDS, malattie autoimmuni;
  • cellule fungine nelle cavità nasali. Tra tutte, la candida, lievito in grado di tramutarsi in un fungo nocivo, moltiplicarsi e giungere fino a polmoni, cervello e flusso sanguigno. A testimoniarlo, uno studio condotto dalla Mayo Clinic. In un gruppo di 210 individui, il 96%, colpito da sinusite cronica, presentava anche candida nel muco;
  • disbiosi intestinale, strettamente connessa a un’alimentazione ricca di coloranti, tossine, metalli pesanti, conservanti, e scarsa di nutrienti;
  • intolleranze ad alcuni alimenti.

Stando a quanto passato in rassegna, i sintomi più frequenti della sinusite cronica possono essere: congestione e ostruzione nasale; dolore e gonfiore in corrispondenza degli occhi e delle orecchie, sopra le guance, in fronte e al naso con scariche di muco giallo e abbondante anche verso la gola; ridotto senso di gusto e olfatto; tosse, soprattutto durante la notte; piccoli fastidi a mascella e denti, nello specifico, all’arcata superiore; nausea; stanchezza; irritabilità; alitosi; febbre, in caso di sinusite acuta.

Sono, invece, segnali del progressivo aggravarsi della patologia: meningite, coaguli di sangue e aneurismi riguardanti i vasi sanguigni che ricoprono i seni paranasali.

Fumatori, diabetici, abitanti di zone particolarmente inquinate, ex consumatori di sostanze stupefacenti e pazienti affetti da discinesia ciliare primitiva (movimenti involontari della muscolatura di natura ipocinetica o ipercinetica), sono tra i soggetti più colpiti.

Rimedi per la sinusite cronica e il naso tappato

Per sconfiggere la sinusite cronica, o alleviarne almeno i disturbi, esistono svariati rimedi “fai da te”. Piccole accortezze da seguire ogni giorno.

  • Fare suffumigi o lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche. Quelle saline sono le più congeniali perché permettono di eliminare il muco dal naso, liberando le vie aeree.
  • Utilizzare un deumidificatore per ambienti, così da allontanare il rischio di infezioni respiratorie.
  • Lavarsi le mani molto spesso.
  • Coprire naso e gola, a maggior ragione quando si esce di casa e durante le stagioni più fredde.
  • Evitare sbalzi di temperatura.
  • Dormire in posizione supina, almeno 7 ore al giorno, con più cuscini sotto la testa, in modo da facilitare la respirazione.
  • Applicare impacchi caldi sul viso, per alleviare eventuali dolori tipici proprio della sinusite.

Step successivo: l’alimentazione. Se la sinusite cronica, infatti, è causata da problemi intestinali, bisogna rimodulare la propria dieta quotidiana, lasciando ampio spazio a frutta fonte di Vitamina C, cereali integrali, ortaggi di stagione crudi e pesce. È doveroso, poi, bere molto, non solo acqua, ma anche spremute d’agrumi, infusi, centrifugati.

Da limitare o addirittura eliminare: alimenti carichi di lievito, zuccheri e farine raffinate, bevande zuccherate, alcol, carne rossa e latticini. Quest’ultimi risultano “controproducenti” in caso di sinusite cronica poiché contengono caseina, proteina che, a contatto coi succhi gastrici, crea una massa gelatinosa compatta, capace di attaccarsi alle pareti intestinali, compromettendo la digestione. Le mucose infiammate, così, producono quantità di muco in eccesso che, invece di proteggere i tessuti, forma microrganismi anche fuori dalla sede intestinale, come nell’apparato respiratorio.

Infine, ricorrere a integratori ed estratti naturali rappresenta un’altra valida alternativa contro la sinusite cronica. Tra i più efficaci spiccano:

  • i Probiotici, come attestato da una ricerca pubblicata su Cell Reports. Pare sia stato inventato uno spray nasale a base di probiotici che, se applicato, è in grado di contrastare i sintomi della sinusite per mezzo di uno specifico ceppo di lattobacilli. Questi, attaccandosi alla flora intestinale, genitale, e nelle mucose nasali, difenderebbero l’organismo dall’attacco di batteri;
  • la Lattoferrina, utilizzata, in particolare, nella cura dell’alitosi, tra i sintomi della sinusite cronica. Grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antifungine, provoca la morte degli agenti patogeni, distruggendone il metabolismo;
  • gli stimolatori naturali delle difese immunitarie. Sono indicati non solo in caso di influenze, raffreddori, sinusiti e tosse, ma anche in stati di stress, esaurimento nervoso e depressione, nei cambi di stagione, quando si propende verso stili di vita sregolati (scarse ore di sonno o eccessivi impegni di lavoro), o quando il proprio regime alimentare manifesta evidenti squilibri. Tra le piante immunostimolanti più usate all’interno degli integratori, ricordiamo l’echinacea, l’aloe vera, l’astragalo e l’uncaria tomentosa, ideali per la prevenzione di herpes, dermatiti, e infezioni respiratorie e urinarie, come la cistite e la stessa candida;
  • la Vitamina C. Antiossidante per eccellenza interviene nella sintesi delle catecolamine, molecole che regolano la trasmissione degli impulsi nervosi;
  • la Quercetina, il cui estratto, se assunto tre volte al giorno in dosi pari ai 400/500 mg (dati trasmessi dall’Alternative Medicine Review), cura la sinusite.

Altre componenti essenziali sono:

  • la propoli. Le api utilizzano la resina prodotta da alcuni alberi, per proteggersi dal freddo e allontanare virus e batteri, soprattutto in inverno. La impastano, infatti, con enzimi, cera e pollini. Questo perché svolge azione antivirale e antimicotica, risultando così un toccasana anche per l’uomo;
  • la piantaggine. Espettorante e antinfiammatoria, questa pianta erbacea favorisce l’espulsione del muco dal naso in quanto ricca di principi attivi quali mucillagini, tannini, glucosidi, pectine, acido salicilico, iridoidi. Il suggerimento è quello di assumerne 40 gocce in mezzo bicchiere d’acqua, sotto forma di tintura madre, fuori dai pasti;
  • l’olio essenziale di eucalipto, impiegato come vapore. È consigliato scioglierne dieci gocce in un litro d’acqua calda;
  • i semi di pompelmo. Fonti di flavonoidi, vengono utilizzate per curare febbre e patologie di raffreddamento in quanto l’estratto ha proprietà antinfettive;
  • la Rosa Canina, che aumenta le difese immunitarie a maggior ragione nei bambini e negli individui allergici. Viene impiegata nelle terapie contro rinite, sinusite, flogosi acute con alterazioni delle mucose nasali e delle vie aeree, e congiuntivite di origine infettiva, poiché blocca la fuoriuscita di catarro;
  • stessa funzione svolta dall’Ortica. Le foglie sono uno scrigno di sali minerali capaci di innalzare la risposta immunitaria (calcio, fosforo, magnesio, manganese, potassio, silicio, vitamine A, C e K). Potente tonificante e ricostituente, grazie alla sua azione depurativa, aiuta a smaltire il muco, aprendo il naso tappato.

Prima di gettarsi a capofitto su rimedi, integratori e variazioni alimentari, è opportuno rivolgersi a uno specialista o al proprio medico di fiducia. Per evitare conseguenze negative sul proprio benessere psico-fisico, infatti, è indispensabile prima constatare l’entità del disturbo, e solo dopo seguire la cura più appropriata al proprio stato di salute o ad ulteriori patologie coesistenti.

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