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Testosterone basso? cause e rimedi naturali per alzarlo

Testosterone basso? cause e rimedi naturali per alzarlo

Con il passare dell’età i livelli endogeni di testosterone tendono a diminuire riducendo le nostre capacità resistive e la performance psicofisica in generale.

L’importanza di questo ormone va infatti oltre i livelli di forza e del vigore sessuale promosso poichè coinvolto nel mantenimento del tono muscolare e di altri importanti funzioni organiche che ci mantengono in salute.

Qualora ti stia chiedendo come aumentare naturalmente i livelli di testosterone, sappi che non potrai ricevere risposta certa se prima non consideri alcuni fattori che ne influenzano la sua sintesi; quali? Stress psicofisico, stile di vita, alimentazione, tipologia di allenamento, genetica e soprattutto età.

Testosterone libero e totale: spieghiamo le differenze

Quando parliamo di testosterone facciamo generalmente riferimento alla quota totale, ossia la quantità di ormone presente, nella sua totalità, all’interno dell’organismo. Trattasi quindi di una misurazione che prende in considerazione qualunque molecola di testosterone, comprese quelle legate a specifiche proteine leganti (SHBG), albumina e CBG, oltre ovviamente alla quota libera.

Qual’è quindi la differenza tra testosterone libero e totale?

Circa il 50% di testosterone presente nel corpo è legato all’albumina, il 44% alle SHBG ed il 4% alla CBG. Quindi circa il 98% è già “impegnato” e non può essere utilizzato dall’organismo per differenti scopi come, ad esempio, l’aumento della forza e dell’ipertrofia muscolare, prerogativa invece del restante 2% della quota libera. Da ciò si può facilmente dedurre il motivo per cui il testosterone libero è considerato il valore più importante: non essendo legato ad alcuna specifica molecola, può essere impiegato immediatamente per qualsiasi necessità.

Funzione e benefici del testosterone

Il testosterone è un ormone sessuale androgeno naturalmente prodotto dal nostro organismo. Sia l’uomo che la donna producono questo ormone, ma gli uomini in misura maggiore delle donne, che al contrario secernono più estrogeni.

All’interno del nostro corpo il testosterone espleta molteplici funzioni, molte delle quali legate allo sviluppo degli organi sessuali maschili. Esso è coinvolto anche nelle caratteristiche fisiche maschili come la crescita pilifera, lo sviluppo muscolo-scheletrico e la tonalità della voce.

Aspetti come la libido e l’eccitazione sessuale sono in parte promossi dal testosterone, sebbene vengano coinvolti anche altri fattori.

All’interno del nostro corpo i livelli ormonali di testosterone fluttuano continuamente durante tutto il giorno. Alcuni individui sperimentano maggiore eccitazione quando il testosterone è più alto, solitamente al mattino.

Le quantità secrete di testosterone subiscono delle variazioni con l’avanzare dell’età diminuendo costantemente dopo i 30 anni. Ciò potrebbe spiegare il motivo di un più basso vigore sessuale e di un indebolimento del tono muscolare quando siamo in là con gli anni.

Detto questo elenchiamo nello specifico come il testosterone influenza il nostro corpo agendo su diversi organi e meccanismi dello stesso, e quindi:

  • come dicevamo questo ormone androgeno è di primaria importanza per importanti aspetti quali il vigore e il desiderio sessuale. Scarse produzioni endogene riducono la libido sia nell’uomo che nella donna. Coloro che soffrono di ansia anticipatoria da prestazione generalmente soffrono di ipoproduzione testosteronica (per approfondire vai a disfunzone erettile) . Nell’uomo agisce sull’erezione mattutina e durante il rapporto in termini di forza e durata.
  • Agisce sul cuore, in quanto livelli eccessivi o troppo bassi dell’ormone influenzano negativamente le capacità di questo muscolo aumentando potenzialmente le possibilità di infarto del miocardio. Non è un caso che gli utilizzatori di steroidi anabolizzanti mostrino un rischio maggiore di problematiche cardiache.
  • Metabolismo glucidico, poichè il testosterone risulta fondamentale anche per quel che riguarda il quadro metabolico glucidico. Ridotti livelli dell’ormone sono infatti associati ad una scarsa tollerabilità glicemica, a cui è associata un’aumentata possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2. Stesso dicasi per il contrario, in quanto manifestazioni insulino-resistenti sono connesse ad una riduzione del testosterone al pari di elevati livelli di grasso, che incrementano la quota degli estrogeni tramite gli effetti dell’enzima aromatasi (trasforma l’eccesso di testosterone nell’ormone femminile all’interno del tessuto adiposo).

Testosterone basso: cause e sintomi

sintomi testosterone basso e alto

Il deficit di testosterone è una condizione caratterizzata da una ridotta secrezione di questo ormone androgeno. Sebbene negli uomini i livelli di testosterone tendano ad abbassarsi superati i 30 anni di età, la riduzione di testosterone però deve destare sospetto clinico in quanto riconducibile a malattie organiche e altri fattori quali:

  • patologie croniche tipo diabete di tipo 2, HIV/AIDS, malattie epatiche, malattie renali o disordini autoimmuni;
  • malattie ereditarie;
  • sindrome di Klinefelter;
  • traumi al testicolo;
  • rimozione chirurgica dei testicoli per finalità terapeutiche (tumori ai testicoli);
  • cicli chemio o radioterapici;
  • assunzione di farmaci antidepressivi o antidolorifici.

In relazione alla sintomatologia, coloro che soffrono di testosterone basso denotano:

  • riduzione della libido;
  • disfunzione erettile;
  • diminuzione dell’erezione spontanea;
  • infertilità;
  • ingrossamento della mammella;
  • diminuzione del tessuto muscolare e osseo;
  • depressione e peggioramento dell’umore;
  • affaticabilità e debolezza generalizzata;
  • riduzione della funzione cognitiva come deficit della memoria e dell’attenzione.
  • aumento di tessuto adiposo, obesità;
  • insonnia.

In merito a questi ultimi, precisiamo che si tratta di sintomi aspecifici non per forza connessi con bassi livelli endogeni di testosterone ma potenzialmente riconducibili anche ad altre problematiche di varia entità.

Testosterone nella donna

I livelli circolanti di questo ormone sono importanti anche nella donna, che tuttavia secerne quantitativi nettamente inferiori rispetto all’uomo. Valori normali nel sesso femminile sono variabili e compresi tra 8-60 ng/dL in età adulta.

I livelli di estrogeni diminuiscono con la menopausa e questo rende parzialmente elevati i suoi livelli di androgeni. Anche l’ovaio policistico può incrementare i livelli di testosterone. Nel gentil sesso, elevati livelli di androgeni possono determinare problematiche quali:

  • infertilità;
  • perdita di capelli;
  • acne;
  • ciclo mestruale irregolare o assente;
  • crescita pilifera facciale.

D’altro canto, anche nella donna, la carenza di testosterone può produrre i seguenti effetti negativi:

  • infertilità;
  • debolezza ossea;
  • diminuzione della libido.

Come incrementarne la quota libera? 6 Rimedi naturali per il testosterone basso

Maca Peruviana

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Maca peruviana in capsule di Farmaenergy. L’integratore migliore per la fertilità maschile e il testosterone

Dei benefici della Maca ne abbiamo già parlato in un precedente articolo. Questo estratto vegetale contenente saponine steroidee denominate ecdisoni, oltre a supportare la fertilità sia nell’uomo che nella donna, detiene numerose peculiarità in grado di migliorare il vigore e la prestazione sessuale. Recenti studi dimostrerebbero la capacità del Lepidium Meyenii nell’elevare la quota libera di testosterone favorendo, al contempo, incremento e motilità degli spermatozoi nell’uomo.

Zinco, Magnesio Aspartato e Vitamina B6

Una triade di micronutrienti essenziali conosciuti con la sigla “ZMA”, che agiscono favorendo la quota di testosterone libero non legata alle sopra menzionate proteine SHBG. Trattasi di una peculiarità molto utile per coloro che ricercano l’anabolismo muscolare al fine di favorire l’ipertrofia e la forza esplosiva.

D-Acido Aspartico

Un derivato aminoacidico dal meccanismo non ancora del tutto chiarito, sembra stimolare alcune molecole “segnale” dell’asse endocrina favorendo un’ottimale secrezione di testosterone. Elevate quantità dell’aminoacido sono riscontrabili nelle cellule di Leydig, che si trovano nei testicoli. In uno studio sono stati somministrati, ad un gruppo di uomini adulti di età compresa tra 27 e 37 anni, 3,12g pro die di Acido D-Aspartico per 12 giorni consecutivi. I risultati furono incoraggianti evidenziando, nei soggetti assuntori dell’aminoacido, un livello di crescita aumentato dal 33% al 45% dopo il periodo di assunzione.

Tribulus Terrestris

Famoso estratto vegetale utilizzato fin dagli anni 90 dagli atleti agonisti dell’Est impegnati negli sport di potenza, agisce come rinvigorente naturale e sembra stimolare, per mezzo di alcune saponine steroidee denominate protodioscine, l’Lh, ossia la ghiandola pituitaria connessa con i livelli di testosterone.

Vitamina D

Molto più di un micronutriente essenziale ma un vero ormone pleiotropico, immuno-regolatore ed endocrino stimolante. Gli effetti di questa Vitamina sono noti a tutti e consistono, in tale ambito, nella capacità di ridurre la presenza ematica delle proteine SHBG, responsabili della deattivazione di gran parte delle proprietà anaboliche del testosterone. Riprendendo un interessante articolo della Fondazione Serono, i risultati di una ricerca presentati al Congresso Europeo di Endocrinologia evidenziarono che l’assunzione di vitamina D induceva alterazioni ormonali ematiche negli uomini di mezza età. Ciò si tradurrebbe, tra le altre, in un incremento del testosterone libero.

Ashwagandha

Da sempre utilizzata nelle medicina ayurvedica, questa radice detiene peculiarità simili a quelle del Ginseng Peruviano (Maca), sostenendo la sintesi ormonale e migliorando le capacità adattive dell’organismo in condizioni di stress psicofisico prolungato. Essendo un potente adattogeno, infatti, è altresì indicato per sostenere la performance sportiva in sinergia con gli aminoacidi. In uno studio pubblicato su Pubmed sono stati somministrati, su 46 soggetti, 225mg di radice di Ashwagandha al giorno per 3 mesi. Al termine dello studio l’ormone luteinizzante connesso con il testosterone evidenziava, negli utilizzatori, un incremento del 17% rispetto al solo 4% dei trattati con placebo.

Oltre all’utilizzo di erbe, aminoacidi e micronutrienti, dobbiamo però porre la giusta attenzione ad altri importanti aspetti in grado di aumentare, sempre naturalmente, i livelli endogeni ormonali, entriamo nel dettaglio.

Allenamento, alimentazione e altri fattori per aumentare il testosterone

Fare esercizio fisico

E’ provato, l’allenamento anaerobico di potenza aumenta i livelli endogeni di questo importante ormone androgeno. Quindi si agli sforzi di potenza brevi ed intensi come quelli del bodybuilding e no alle attività di resistenza che, contrariamente a quel che si pensa, riducono sensibilmente il testosterone. Negli anziani, in particolare, l’esercizio aumenta i livelli di testosterone e migliora i tempi di reazione.

Dieta equilibrata

Mangiare un adeguato quantitativo di proteine nobili, carboidrati complessi e grassi salubri, favorisce senz’altro l’ottimizzazione del testosterone. Diversamente, l’eccesso di cibo o una costante dieta restrittiva ne compromettono i livelli causando degli squilbri ormonali. Mangiare buone dosi di proteine equivale a mantenere livelli sani e a favorire la combustione di grasso, anch’esso associato al testosterone.

Lo stesso dicasi per i carboidrati, dato che, fonti integrali di questo importante macronutriente sono indispensabili per ottimizzare la resistenza e l’intensità in allenamento, a loro volta fondamentali per stimolare la secrezione ormonale. Maggiore sarà il catabolismo volutamente indotto con l’attività fisica e maggiore sarà la risposta anabolica del corpo, se sfruttata a dovere con i giusti alimenti e con un adeguato riposo.

Ridurre lo stress e il cortisolo

La scienza ufficiale afferma con decisione gli effetti negativi dello stress sulla nostra salute. Ad essi corrispondono iper-secrezioni di cortisolo, ormone che riduce velocemente il testosterone esaurendo, al tempo stesso, l’efficienza surrenalica. Trattasi di un aspetto assolutamente importante, poichè connesso con la comparsa della CFS o stanchezza cronica (Chronic Fatigue Syndrome) e di altre patologie.

Qualità del Sonno

Un sonno ristoratore è alla base non solo di adeguati livelli di testosterone ma anche dello stato generale di benessere e salute dell’intero corpo. Abbiamo già parlato degli effetti devastanti dell’insonnia e di come provare a risolverli, quindi, riposa adeguatamente dormendo circa 7-10 ore per notte.

Conclusioni

Abbiamo parlato dell’importanza del testosterone per il normale funzionamento dell’organismo e più nello specifico per la fertilità, la funzionalità cerebrale, cardiaca ed il metabolismo glucidico. Ci siamo concentrati sulle differenze tra il testosterone totale e la sua quota “libera” coinvolta anche con la performance fisica e sessuale in termini di aggressività, libido, miglioramento della forza esplosiva e aumento della massa magra, elencando al contempo cause e sintomi dei suoi bassi livelli. Se vuoi ritrovare il tuo benessere con i rimedi naturali, segui i consigli fin qui descritti ma consulta sempre un medico, in presenza di patologie conclamate o disturbi di vario tipo.

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