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Curcuma: interesse medico cosmetico per il benessere a 360 gradi

Curcuma: interesse medico cosmetico per il benessere a 360 gradi

La Curcuma è una pianta tropicale, originaria dell’India, Asia e Cina, appartenente al genere delle Zingiberacee (famiglia ginger), apprezzata in svariate culture e tradizioni, soprattutto in cucina come aromatizzante e utile alla digestione: entra come elemento importante nella preparazione del curry.
In medicina vengono utilizzate solo preparazioni provenienti dal rizoma della pianta in quanto ricco in curcuminoidi (flavonoidi) in genere titolati al 65% o meglio ancora al 95%.
Inoltre, il rizoma è ricco in olio essenziale, altri componenti attivi sono resine, zuccheri e proteine.

Le attività ascrivibili ai curcuminoidi comprendono:

  • Attività anti-ossidante;
  • Attività immunomodulante.
  • Attività anti-infiammatoria;

La maggior parte delle proprietà farmacologiche ascrivibili alla curcuma longa sono in relazione quantità e qualità degli estratti del rizoma ricchi in flavonoidi, che ne caratterizzano l’azione terapeutica.

I curcuminoidi, sono classificabili dal punto di vista chimico-biologico come polifenoli, da cui è responsabile anche il colore giallo dorato tipico della curcuma e dei curry che la contengono.
Infatti, alla curcuma vengono attribuite proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie, anti-infettive, anti-microbiche, epatoprotettive, trombosoppressive, cardioprotettive, antiartritiche, pro-apoptotiche, e chemo-preventive; studi ancora in corso ne stanno valutando l’utilizzo in certe fasi della terapia tumorale soprattutto come agente in grado di modulare gli effetti deleteri di infiammazione cronica.

Secondo attuali studi clinici controllati versus placebo tali proprietà non sarebbero distinte fra loro, ma strettamente correlate, come derivanti appunto dai numerosi principi attivi contenuti nel suo fitocomplesso.

L’azione antiossidante di questa spezia rappresenterebbe proprio il perché del suo potente effetto anti-infiammatorio, sia a carico delle prostaglandine che delle lipo-ossigenasi (inibendo così la cascata dell’acido arachidonico).

Inoltre, le proprietà anti-tumorali della curcuma, sembrerebbero derivare dal fatto che i curcuminoidi intervengono direttamente su ancora sconosciuti fattori di crescita e sviluppo delle cellule neoplastiche.

Di certo le sue azioni protettrici dipendono strettamente dalla down-regolation (regolazione negativa) delle molecole coinvolte nell’infiammazione (le citochine infiammatorie), dei fattori di trascrizione, di alcuni enzimi (le protein chinasi, soprattutto), ma anche di alcuni geni coinvolti nella genesi del cancro e delle specie reattive dell’ossigeno.

L’azione immunomodulante della curcumina, altresì deriva, invece, dalla sua capacità di modulare diverse molecole appartenenti al sistema immunitario (come l’interleuchina-6, l’interleuchina-1beta e il Tumor necrosis factor-alpha), ma anche alcuni fattori di crescita e i loro recettori, le protein chinasi e altri enzimi, le molecole coinvolte nei meccanismi di adesione cellulare e NF-kB, fattore di trascrizione fondamentale nella genesi dei processi infiammatori.

Gli estratti della curcumina longa migliorano la resistenza all’insulina, un fenomeno associato a diverse malattie e sindromi, come l’intolleranza al glucosio, il diabete, le malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica.

Nel caso di resistenza all’insulina, le cellule sembrano non rispondere più alla presenza di questo ormone: la curcumina sembra migliorare la loro sensibilità ri-attivando il recettore dell’insulina.

Effetti collaterali della curcuma

Per la maggior parte delle persone in buona condizione di salute, la curcuma è da secoli utilizzata in tutta sicurezza e senza particolari precauzioni.
Tuttavia, in presenza di particolari patologie o disturbi, quali l’occlusione delle vie biliari, la curcuma dovrebbe essere assunta solo dopo aver consultato il medico.
Infatti, nel caso di problemi alla cistifellea questa spezia potrebbe non essere indicata: per questo chi ne soffre dovrebbe evitare l’assunzione di questi estratti sia sotto forma di alimenti che di Integratori.

Inoltre, un utilizzo continuato è da far supervisionare da un medico per il suo effetto anticoagulante: per cui è necessario fare attenzione a somministrarla a persone con specifici problemi correlati alla coagulazione del sangue o in terapia con farmaci appartenenti a questa classe terapeutica.
Simili consigli riguardanti la curcuma, valgono anche in caso di gravidanza e allattamento.

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