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Acido Ascorbico Puro come Integratore: proprietà e benefici

Acido Ascorbico Puro come Integratore: proprietà e benefici

Assumere acido ascorbico tramite fonti alimentari e integratori significa supportare le difese dell’organismo e l’integrità cellulare. Scopri tutto sulla Vitamina CÈ risaputo che la Vitamina C, conosciuta anche come Acido Ascorbico, sia un valido alleato per il benessere del nostro organismo. Vanta svariati benefici, e se carente, può intaccare il corretto funzionamento dei processi vitali. Occorre farne scorta attraverso la dieta o un’accurata integrazione che tenga conto delle reali necessità dell’individuo. A tal proposito, scopriamo insieme le peculiarità dell’Acido Ascorbico e quando è utile integrarlo.

Acido Ascorbico: cos’è?

In prima istanza, deve il suo nome a una malattia, lo scorbuto, che consiste nella formazione di edemi e sanguinamenti gengivali. Questa patologia era particolarmente diffusa tra i marinai che, durante i lunghi ed estenuanti viaggi in nave, seguivano un’alimentazione priva di frutta e verdura. Pare proprio che l’assenza di questi cibi portasse a evidenti carenze di Vitamina C.

L’Acido Ascorbico, in ogni caso, è annoverato tra le vitamine idrosolubili perché in grado di sciogliersi nell’acqua. Gode di importanti proprietà antiossidanti. Difende, infatti, Vitamina E e grassi polinsaturi dall’attacco dei radicali liberi. È termolabile dal momento che, se a contatto con fonti di calore, si altera. E ottimizza l’assorbimento del ferro nel sangue. Per natura, l’Acido Ascorbico contribuisce alla salute di denti, ossa e apparato cardiocircolatorio.

Non solo. Favorisce la sintesi del collagene. Partecipa alla conversione dell’acido folico in folinico. Incentiva la biosintesi di aminoacidi e ormoni. Modula il metabolismo.

Acido Ascorbico Puro o in polvere: i vantaggi

In genere, l’Acido Ascorbico viene assunto sottoforma di sali o ascorbati. Questo perché, nella sua forma pura, è concentrato e poco tollerato dallo stomaco. Di conseguenza, lo si unisce a una base affinché si possa ottenere un integratore a pH neutro, capace di tutelare le mucose gastriche. Si tratta di composti in polvere, facilmente solubili in acqua e dall’aspetto bianco cristallino, da assumere vicino ai pasti così da facilitare l’assorbimento di Vitamina C a livello intestinale. Si consiglia, inoltre, di introdurre Acido Ascorbico in piccole quantità gradualmente, in modo tale da non appesantire i reni che, in condizioni estreme, potrebbero espellere eccessive concentrazioni plasmatiche mediante l’urina.

Gli integratori di Acido Ascorbico, di certo, assolvono diverse funzioni: dalla lotta allo stress ossidativo alla difesa del sistema immunitario, dal rafforzamento di unghie e pelle alla regolazione del metabolismo energetico.

Antiossidante

L’Acido Ascorbico costituisce l’involucro antiossidante del complesso vitaminico C. Un ruolo che ricopre magistralmente perché non solo scongiura il rischio di ossidazione se a contatto con l’aria, mantenendo inalterate le caratteristiche di tiamina, acido folico, vitamina A ed E.

Ma evita anche la trasformazione dei nitrati in nitriti. È questo il motivo per cui molto spesso l’Acido Ascorbico viene impiegato come additivo all’interno di svariati alimenti. I nitriti, infatti, vengono utilizzati per infondere al cibo, soprattutto a salumi e formaggi, un aspetto e un sapore migliori. Ma a lungo andare possono risultare dannosi per l’organismo, poiché potenzialmente cancerogeni. L’Acido Ascorbico, dal canto suo, è in grado di limitarne gli effetti nocivi.

Supporto alle difese immunitarie

Accumulandosi nei neutrofili, ovvero i globuli bianchi che ostacolano l’ingresso di funghi e batteri nell’organismo, l’Acido Ascorbico si rivela non solo un ottimo antiossidante, ma anche un efficace antimicrobico. Nel dettaglio, i neutrofili hanno il compito di rilasciare tossine per eliminare gli agenti patogeni. Le tossine, però, possono compromettere l’integrità dei leucociti. L’Acido Ascorbico, quindi, difende i globuli bianchi trasferendoli, in caso di infezioni, dal torrente ematico ai tessuti. E respinge i ROS, le Specie Ossigeno Reattive, se abbinato alla quercetina.

In associazione a vitamina D3 e K2, coadiuva la prevenzione di malattie autoimmuni, espellendo gli organismi infettivi attraverso le vie linfatiche. Inoltre, l’Acido Ascorbico è presente all’interno di diverse formulazioni a base di lattoferrina. Insieme incrementano la produzione di interferone che respinge i virus propensi ad attaccare apparato respiratorio e digerente.

Metabolismo energetico

La quantità di energia che l’organismo usa per svolgere le sue funzioni basilari in un determinato arco di tempo si chiama metabolismo energetico. E l’Acido Ascorbico interviene a suo supporto. Questo perché incoraggia i processi di ossidoriduzione e sostiene le “vie metaboliche”, ovvero la produzione di energia da parte delle cellule per mezzo di enzimi e cofattori.

In particolare, l’Acido Ascorbico favorisce la conversione del glucosio in flusso energetico, alleviando eventuali concentrazioni di zuccheri semplici nel sangue e nel tessuto adiposo. Un processo che passa attraverso tre sistemi, quello fosfageno, quello glicolitico e quello aerobico, e si conclude con la creazione di ATP (adenosina trifosfato), indispensabile innanzitutto per l’attività muscolare.

Sistema nervoso

L’assunzione di Acido Ascorbico riduce anche i livelli di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”. Ne risente positivamente il sistema nervoso. Un corretto apporto di Vitamina C, infatti, incentiva la produzione di mielina che riveste i neuroni e migliora capacità cognitive e comunicazione cellulare.

Scientificamente, infatti, è stato provato che deficit di Acido Ascorbico danneggino i recettori di tipo GABA, causando depressione, irritabilità, insonnia, cali di concentrazione e memoria. A livelli accettabili, invece, la Vitamina C funge da neuromodulatore, trasformando la dopamina in serotonina.

Cartilagine, pelle e unghie

I supplementi integrativi a base di Acido Ascorbico, precursore del collagene, aiutano a rinforzare le unghie fragili e rendono la pelle più tonica. Solitamente sono formulazioni anti-age che, oltre alla Vitamina C, comprendono anche vitamine del gruppo B e Acido Ialuronico, capaci di frenare l’invecchiamento cutaneo precoce, e promuovere la produzione delle proteine che formano il derma.

L’Acido Ascorbico, poi, è un toccasana per cartilagini, ossa e tessuto connettivo. Se carente, ne risentono le ghiandole surrenali, con conseguente stanchezza fisica, dolori muscolari, inappetenza, astenia. Spesso la “responsabilità” è dell’alimentazione. In questo caso, è opportuno prima di tutto correggere le proprie abitudini con programmi alimentari ad hoc, e, all’occorrenza, integrare Vitamina C.

Microbiota

L’intestino ha bisogno dell’Acido Ascorbico per funzionare al meglio. L’ossidazione, infatti, può provocare infiammazioni e disbiosi, soprattutto quando la barriera intestinale si indebolisce e lascia penetrare batteri, virus o molecole che possono innescare patologie come obesità o diabete.

L’Acido Ascorbico, pertanto, riossigena i tessuti, rafforza le difese immunitarie, placa lo stress ossidativo ed eventuali stati infiammatori, e sbarra la strada agli agenti patogeni, ristabilendo il benessere dell’intestino.

Come assumere Acido Ascorbico con l’alimentazione

Abbiamo già parlato del regime alimentare come una delle fonti primarie di Acido Ascorbico. Affidarsi a una dieta sana e variegata assicura al nostro organismo il giusto apporto di Vitamina C. Ne sono ricchi cibi che possiamo comunemente trovare sulle nostre tavole. Tra tutti, è doveroso citare

  • gli agrumi. Arance, mandarini, limoni, pompelmi sono scrigni di Acido Ascorbico per eccellenza;
  • le fragole e i kiwi, anche se in genere non si sospetta che siano fonti di Vitamina C. Lo stesso si può dire di melone, ananas, mango, uva;
  • i frutti di bosco, soprattutto lamponi, mirtilli, ribes. Contengono circa 200 mg di Acido Ascorbico ogni 100 g;
  • alcune verdure, quali cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles, peperoni, spinaci, radicchio, cime di rapa, pomodori, lattuga, patate novelle, zucca;
  • certe specie di piante aromatiche.

Grado di maturazione, tempi di consumo, varietà, esposizione al sole: sono fattori che possono incidere sulla concentrazione di Acido Ascorbico all’interno di ciascuno di questi alimenti. Da parte nostra, dunque, è bene seguire alcune accortezze. In primo luogo, consumare cibi freschi a crudo, evitando di tenerli in frigorifero per lungo tempo. Secondariamente, prediligere cotture “leggere” (griglia o vapore), senza acqua. Attenzione: conservare gli alimenti lontano da fonti di calore permette di mantenere inalterati i livelli di Vitamina C.

Integratori di Acido Ascorbico: dosaggio in compresse o polvere

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Accanto all’alimentazione, svolgono un ruolo di prim’ordine anche gli integratori, la cui assunzione giornaliera deve essere pari a 180-1000 mg. Per riceverne i benefici, inoltre, la quantità massima da consumare quotidianamente deve corrispondere a 2000 mg da suddividere in più dosi così da favorirne l’assorbimento da parte dell’intestino.

Per quanto riguarda, invece, i supplementi in compresse, in genere sono masticabili e pratici da usare fuori casa dal momento che non necessitano di acqua per essere diluiti. È indicato assumerne 1-2 al giorno.

Controindicazioni dell’Acido Ascorbico

L’Acido Ascorbico, se consumato in dosi eccessive e per via orale, potrebbe portare alla comparsa di alcuni disturbi digestivi come diarrea, nausea, gonfiore, crampi allo stomaco. Questo succede perché l’organismo non riesce ad assorbire in toto la Vitamina C assimilata. Quantità elevate potrebbero anche causare calcoli renali, aumentando l’escrezione di ossalato urinario.

Anche se non si tratta di controindicazioni o effetti collaterali frequenti o particolarmente gravi, il suggerimento è quello di scongiurare possibili interazioni con trattamenti farmacologici a base di paracetamolo, statine, niacina, magnesio, alluminio e chemioterapici. Da evitare l’integrazione di Acido Ascorbico dopo interventi di angioplastica, infarto, o se si soffre di anemia mediterranea. In questi casi, è fondamentale consultare preventivamente il proprio medico di fiducia.

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