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Testosterone e stimolatori naturali (testo booster)

Testosterone e stimolatori naturali (testo booster)

Premesse

Il testosterone appartiene alla categoria degli ormoni steroidei (struttura chimica derivante dal colesterolo) e viene prodotto principalmente dalle gonadi maschili (80% testicoli) e dal surrene (20%); questo nell’uomo: nella donna, invece, la produzione del testosterone avviene nelle ovaie ma anche nel surrene.
Nella donna gran parte del testosterone viene poi trasformato in estrogeni.

Le funzioni fisiologiche nell’uomo relative ai livelli ematici di questo ormone sono molteplici e su vari fronti: viene ritenuto sicuramente responsabile dei caratteri sessuali secondari come la produzione della barba, la tonalità profonda della voce, lo sviluppo di una massa muscolare appropriata e della crescita di peli in varie parti del corpo; ma anche durante tutta la lunghezza della vita, il testosterone, consente un costante sviluppo dei testicoli, gioca un ruolo determinante durante le fasi dell’erezione, nella produzione del seme maschile (sperma) e nel mantenimento del desiderio sessuale.

Oltre a questi influssi sull’aspetto propriamente della vita sessuale ci sono anche altri ambiti dove il testosterone gioca un ruolo attivo: per es. nella corretta produzione delle emazie (globuli rossi), ma risulta fondamentale nell’omeostasi (regolazione) del tono dell’umore e dell’aggressività, risultando ugualmente importante per alcune funzioni cerebrali, più in particolare nei processi cognitivi responsabili della memoria a breve, medio e lungo periodo e sul mantenimento di adeguati livelli di concentrazione.

Forse non tutti sanno che livelli adeguati di questo ormone consentono una produzione fisiologica della regolazione del calcio, del fosforo e della Vit. D3 e quindi dell’insorgere dell’osteoporosi in tarda età, così come sembra avere un ruolo attivo nella prevenzione dello sviluppo di alterate pressioni sisto-diastoliche, della regolazione corretta della glicemia e come già detto svolgerebbe un ruolo preventivo anche nello sviluppo di crisi depressive.

La produzione del testosterone dura tutta la vita, ma già dopo i quarant’anni generalmente si assiste a una diminuzione percentuale di circa 1% all’anno; e non è infrequente che a partire dai 50 e soprattutto 60 anni (e ovviamente nelle decadi successive) si possano manifestare segni e sintomi carenziali fino a manifestare un vero e proprio stato di ipogonadismo per ridotta capacità delle gonadi di produrre livelli accettabili di questo ormone.

In questo caso le conseguenze si faranno sentire soprattutto sulla sfera sessuale, con casi di alterata funzionalità erettile (disfunzione erettile), diminuito appetito sessuale e sensazioni di stanchezza più o meno cronica (mancanza di energia).; così come possono instaurarsi livelli di anemia importanti.

Il livello del sangue di questo ormone (testerolemia) viene attentamente monitorato attraverso complicati e fini meccanismi, responsabili non solo dei mantenimenti dei livelli per tutto il periodo della vita o durante particolari periodi della vita, ma questi meccanismi hanno anche un andamento giornaliero determinando così un vero e proprio ritmo circadiano giornaliero.

testosterone grafico ritmo circadiano

Valutazione dei livelli ematici di testosterone per fasce di età
Totale
Uomini:

  • 0 – 5 mesi: 75 – 400 ng/dl
  • 6 mesi – 9 anni: 7 – 20 ng/dl
  • 10 – 11 anni: 7 – 130 ng/dl
  • 12 – 13 anni: 7 – 800 ng/dl
  • 14 anni: 7 – 1,200 ng/dl
  • 15 – 16 anni: 100 – 1,200 ng/dl
  • 17 – 18 anni: 300 – 1,200 ng/dl
  • Adulti: 240 – 950 ng/dl

Donne:

  • 0 – 5 mesi: 20 – 80 ng/dl
  • 6 mesi – 9 anni: 7 – 20 ng/dl
  • 10 – 11 anni: 7 – 44 ng/dl
  • 12 – 16 anni: 7 – 75 ng/dl
  • 17 – 18 anni: 20 – 75 ng/dl
  • Adulti: 8 – 60 ng/dl

Libero:

  • Uomini: 9 – 30 ng/dl
  • Donne: 0.3 – 1.9 ng/dl

Biodisponibile (frazione libera + una quota derivante dalla frazione di testosterone legato all’albumina la cui forza di legame è minima)

Uomini :

  • 20 – 29 anni: 83 – 257 ng/dl
  • 30 – 39 anni: 72 – 235 ng/dl
  • 40 – 49 anni: 61 – 213 ng/dl
  • 50 – 59 anni: 50 – 190 ng/dl
  • 60 – 69 anni: 40 – 168 ng/dl

Corretta interpretazione dei risultati

Come detto in precedenza il testosterone viene prodotto dalle cellule di Leydig situate nelle gonadi maschili, ma anche nella surrenale, mentre nelle donne prima della menopausa nelle gonadi femminili e poi solo nella surrenale.

In entrambi i sessi la produzione è regolata dall’ormone ipofisario LH (Lutein Hormone)con un rapporto inverso.
Il testosterone viaggia nel sangue libero, in una frazione molto bassa 1-4%; quindi la maggiorparte è legato sia all’albumina (circa 38%) (la principale proteina del sangue) che a una proteina (detta appunto legante gli ormoni sessuali9 SHBG (60%).

Dal momento che la frazione dell’ormone legata all’albumina, il legame non è molto forte, spesso viene rilevato nella frazione libera per cui analizzando la BAT (cioè la frazione biodisponibile e più attiva dal punto di vista dell’attività farmacologica) sia ha una visione più completa del valore dell’analisi.

Da diversi anni è tutto un susseguirsi di studi che dimostrerebbero come una giusta supplementazione di testosterone sia opportuna in questi casi, così come molte altre osservazioni cliniche, invece, smentirebbero questi risultati.

Ancora non è emersa una chiara posizione in proposito: la logica scientifica indicherebbe che solo in presenza di una chiara deficienza di questo ormone con livelli decisamente bassi rispetto alla media per età e condizione di salute, renderebbe corretta una sua supplementazione.

Discorso particolare meritano gli atleti o i praticanti di attività sportive continue.
E’ ormai acclarato che uno stile di vita sedentario (meno di 10000 passi giornalieri) e una alimentazione non equilibrata (tutto spostata su carboidrati semplici, grassi saturi e contenenti meno del 15% di proteine nobili, carne, latte, uova, etc.) spesso causa l’obesità (BMI > a 30 o più) ma anche uno stato di sovrappeso costante con BMI sempre superiore a 25 e oltre.

Di contro, uno stile di vita più appropriato prevede l’adozione di una alimentazione più idonea (carboidrati 55-60%, possibilmente integrali e complessi, grassi 30%, possibilmente poliinsaturi e proteine 10-15% possibilmente contenenti tutti e 20 gli aminoacidi (fra essenziali e non essenziali), con una opportuna dose di vitamine, minerali oligo e macro, fibre almeno 20 g al dì e acqua naturale 2,5 litri a secondo le stagioni e l’attività intrapresa; per quanto riguarda l’attività fisica da intraprendere, bisognerebbe orientarsi verso la scelta di esercizi che possano definirsi aerobici e con intensità moderata, includendo sezioni di allenamento con i pesi.

Quindi, abbinando una dieta equilibrata e l’adozione di esercizi ginnici appropriati avremo sicuramente una fisiologica produzione di testosterone e dell’ormone della crescita tale da ottenere una sensazione di benessere sia fisico che psichico.

In aggiunta, esistono una serie di sostanze naturali che possono incrementare la produzione di testosterone (o almeno non diminuirla) senza per altro creare nessun problema di pericolosi incrementi dovuti all’uso di steroidi sintetici.

Testo Booster naturali, quali assumere?

Tribulus terrestris

Estratto secco tit. in protodioscina, chimicamente delle saponine con struttura steroidea da molti suggerita in quanto avrebbe la capacità di aumentare il DHEA (deidroepiandrosterone e DHEA’s, sale fosfato), un metabolita con proprietà anabolizzante, in grado anche di aumentare la spermatogenesi, un maggior volume eiaculatorio e aumentare la libido.

Per onestà intellettuale tale effetti si manifesterebbero maggiormente su pazienti affetti da ipogonadismo (minor funzione ormonale), mentre in pazienti sani e in equilibrio tale aumento non si verificherebbe o non sarebbe significativo.

Le evidenze scientifiche su tale estratto di pianta officinali sono abbastanza contraddittorie e confermerebbero il fatto che solo su persone con testosterone basso (come livelli ematici) sembrerebbero poter beneficiare di effetti positivi.

Sulle cause di questo fenomeno dobbiamo rifarci al fatto che il testosterone naturale viaggia nel sangue legato a una specifica proteina (circa il 96-98%) e solo la quota di testosterone libera è quella in grado di far apprezzare gli effetti anabolici dell’ormone (quindi anche l’aumento della massa magra e della massa muscolare).

Se immettiamo testosterone dall’esterno e noi ci troviamo in equilibrio, l’eccesso di testosterone viene convertito in DHT (diidrotestorenone) e in gran parte in estrogeni con annullamento dei benefici aspettati.

Caso contrario in una situazione di minor presenza di testosterone l’effetto booster si manifesterebbe.

Il dosaggio da utilizzare dovrebbe essere fra i 750 mg e 1200 mg al dì diviso in due o tre somministrazioni. Quindi un suo utilizzo dovrebbe sempre essere consigliato dopo un’attenta valutazione della testerolemia o con maggior probabilità di successo nei pazienti anziani o comunque con scarsa propensione all’attività fisica.

Fieno greco

Il Fieno greco (Trigonella foenum graecum) è una piccola pianta erbacea che trova il suo ambiente naturale nel bacino del mediterraneo, i cui semi appartengono alla famiglia delle leguminose e sono anche la parte della pianta utilizzata a scopi nutritivi e curatici.

Gli estratti di questi semi contengono svariati gruppi chimici come saponine, alcaloidi, flavonoidi ma anche fibre, vitamine e minerali.

Tempo fa la pianta era utilizzata come un surrogato del caffè e per combattere i parassiti intestinali; altri lo utilizzavano come epatoprotettore. Di fatto da sempre al Fieno greco vengono riconosciute attività metaboliche come ipolipemizzante e tonico-anabolizzante.
In medicina popolare è utilizzato nei casi di stanchezza sessuale e nei disturbi legati alla menopausa; spesso è anche consigliato per aumentare la produzione di latte nelle puerpere.

L’effetto anabolizzante ricercato sarebbe legato alla sua attività di incrementare l’accumulo di proteine nel muscolo, ciò sarebbe dovuto alla presenza della 4-idrossi-isoleucina, una molecola particolare in grado di migliorare la sensibilità all’insulina e azioni positive sulla captazione muscolare del glucosio, con incremento delle riserve di glicogeno dopo un’attività muscolare intensa.

Da solo potrebbero essere sufficienti due somministrazioni di almeno 500 mg due volte al dì.

Passiflora coerulea

Un modo elegante per favorire una produzione costante e fisiologica di testosterone chiama in causa un estratto non molto comune che solo in questi ultimi anni ha trovato una sua più idonea collocazione: tale estratto deriva da una pianta erbacea rampicante ricca di un alcaloide detto crisina (5,7 diidrossiflavone) che ha la capacità di limitare l’aromatizzazione (processo chimico di ciclizzazione della molecola) del testosterone e la sua trasformazione in estrogeni soprattutto negli anziani o oltre i 75 anni di età in cui questo fenomeno diviene rilevante.

Sembrerebbero utili 500 mg due volte al dì.

Dal momento che la crisina mostra una biodisponibilità molto bassa può essere prevista una formulazione che contenga del pepe nero (bioperine).
Attualmente però tale pianta non è presente nella lista fornitaci dal nostro Ministero della Salute e quindi non facilmente disponibile.

Maca (Lepidium meyenii)

Pianta erbacea coltivata per le sue radici da oltre 2000 anni ed è autoctona nelle zone del Perù, Bolivia, Paraguay e Argentina, ma principalmente viene coltivata nelle Ande peruviane e utilizzata nell’alimentazione.
Contiene circa l’11% di proteine e può essere preparata in vari modi.

Tradizionalmente viene utilizzata come pianta adattogena con effetti positivi sulla fertilità e il desiderio sessuale sia nell’uomo che nella donna.
Recentemente gli estratti di questa pianta sono diventati molto popolari in Sud America come “Dietary Supplements” (Integratori Alimentari) ottenendo in questi paesi claim come l’aumento dell’energia, il miglioramento appunto della fertilità e del desiderio sessuale, il bilanciamento ormonale con ripristino nei casi di ipogonadismo.

In Europa tali claim appaiono non supportati da grandi studi e solo l’effetto tonico-adattogeno e di sostegno metabolico viene riconosciuto.

Una particolare forma di Maca prodotta dalla azienda Naturex, detto Macapure™ risulta il solo prodotto contenente un estratto titolato allo 0,6% in macamidi e macaeni; la casa produttrice ne consiglia un uso di almeno 1800 mg in due somministrazioni al dì.

Per concludere ricordiamo che gli stimolatori del testosterone naturali , rappresentano oggi una categoria di supplementi molto richiesta e sempre piu’ utilizzata dagli sportivi amatoriali ma anche professionisti, per cui se sei un’ azienda interessata a produrre un integratore testobooster, non esitare a contattarci.

 

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