Blog

Fertilità maschile e femminile: come aumentarla in modo naturale

Fertilità maschile e femminile: come aumentarla in modo naturale

Il problema della fertilità è molto comune nella vita di coppia e spesso provoca dei risvolti negativi sotto l’aspetto psicologico e sul mantenimento del legame affettivo.

Solo in Italia, purtroppo, i dati sono allarmanti: circa il 15% delle coppie presentano accertata infertilità dovuta più che altro ai problemi dell’uomo (uno su due).
Se poi a questo aggiungiamo che oggigiorno spesso si cerca il concepimento in età avanzata quando tutto diventa più difficile, possiamo comprendere il perchè di queste statistiche così negative.

Come comportarci quindi se la cicogna non arriva? Innanzitutto occorre tempestivamente la visita dal  medico specialista. La figura medica è l’unica in grado di capire le reali cause ed intervenire tempestivamente prima che la situazione sia parzialmente o del tutto compromessa. Poi, adottare uno stile di vita consono al mantenimento del benessere utilizzando, quando necessario, alcuni rimedi naturali che nel tempo hanno mostrato tutta la loro validità nel sostenere o aumentare la fertilità sia nel maschio che nella femmina.

Cause dell’infertilità

Sebbene alcune cause di infertilità non siano del tutto chiare, un anamnesi approfondita sul paziente è prassi necessaria e deve prendere in considerazione i seguenti fattori:

  • infezioni urogenitali pregresse o ricorrenti;
  • fibrosi cistica;
  • diabete;
  • intossicazione da metalli pesanti ed altr agenti chimici (es: chemioterapici);
  • temperature troppo elevate;
  • fibrosi cistica;
  • diabete.

Concludiamo con il varicocele, problematica molto comune che causa non pochi grattacapi alla capacità riproduttiva dell’uomo adulto, anche a causa della sottovalutazione e trascuratezza dello stesso nel porre rimedio.

Come aumentare la fertilità maschile naturalmente con gli integratori

Elenchiamo ora i migliori rimedi fitoterapici e nutraceutici che nel corso del tempo si sono dimostrati utili e soprattutto sicuri e privi di effetti collaterali alle dosi indicate, e quindi:

Maca Peruviana, utilizzata come rimedio adattogeno in grado di migliorare la resistenza dell’organismo allo stress psicofisico, la radice di Lepidium Meyenii espleta molti effetti benefici sull’ attività sessuale e riproduttiva sia dell’uomo che della donna. Tra gli studi effettuati sulla Maca, alcuni sembrano convalidarne, oltre all’aumento del vigore sessuale e del desiderio, il miglioramento delle capacità riproduttive del maschio. Come evidenziato, infatti, il cosiddetto “Viagra” della Ande potrebbe aumentare, nell’uomo adulto, conta spermatica ed attività senza influire sui livelli di testosterone ed estradiolo.

maca-integratore-confezione

Maca peruviana in capsule. L’integratore migliore per la fertilità maschile

L-Arginina, oltre ad essere utilizzato dai culturisti per ottimizzare il rilascio dell’ossido nitrico e produrre il tanto desiderato “pump” muscolare, questo importante aminoacido è fondamentale per la produzione degli spermatozoi, in quanto elemento costituente di spermidina e spermina, sostanze presenti nello sperma.

L-Carnitina, estremamente efficace nella forma tartrato per trasportare gli acidi grassi all’interno degli spermatozoi, assicurandogli il necessario “vigore” per penetrare l’ovulo. A tal proposito ricordiamo che circa il 50% degli spermatozoi contenuti nello sperma dispongono, in condizioni normali, di sufficiente mobilità. Quando però ciò non avviene, siamo in presenza di astenospermia, ossia una situazione di bassa motilità (fino al 32%) in cui gli spermatozoi sono deboli e rallentati. L’assunzione di un integratore di carnitina tartrato sembra in questo ambito molto utile se effettuata ad elevati dosaggi (3000mg al giorno), al fine di aumentare la mobilità spermatica fino al 75% nel 18% dei trattati.

Cisteina e Glutatione, in quanto l’infertilità potrebbe essere causata anche da una sovrapproduzione di molecole radicaliche responsabili dello stress ossidativo. Trovandosi all’interno di una membrana composta da acidi grassi polinsaturi, il danno ossidativo causato dalla perossidazione lipidica può facilmente danneggiare gli spermatozoi. Agendo da potenti composti antiossidanti, glutatione e cisteina diminuiscono gli effetti negativi dei radicali liberi proteggendo al contempo l’integrità degli stessi.

Ginseng Coreano Rosso, poichè sembra espletare effetto benefico nel maschio affetto da ridotte capacità riproduttive. Uno studio ha evidenziato i positivi effetti del composto dopo 12 settimane di assunzione in 80 individui infertili con varicocele. Al termine della sperimentazione gli utilizzatori dell’estratto hanno ottenuto miglioramenti in termini di motilità, dimensioni e concentrazione degli spermatozoi, rispetto ai trattati con placebo.

Tribulus Terrestris, altro composto naturale contenente terpeni vegetali e più nello specifico protodioscine, saponine steroidee dalla potenziale attività ormono-simile di supporto alla stimolazione dell’ormone luteinizzante (LH) e conseguentemente del testosterone. Sebbene non esistano studi atti a confermarne gli effetti, l’utilizzo del Tribulus può comunque migliorare la libido e il vigore nell’uomo.

Aumentare la fertilità femminile in modo naturale dopo i 40 anni

Abbiamo parlato di alcuni dei supporti naturali più efficaci per l’uomo adulto, concentriamoci invece ora sui rimedi naturali utilizzabili dalla donna anche quando l’età avanza e le possibilità di concepimento si riducono, e quindi:

Vitamine del gruppo B, in quanto B9 e B6 assicurano il regolare sviluppo dell’endometrio e dell’ovulazione che sono basilari per la gravidanza. La B6 si rivela inoltre utile per regolarizzare il ciclo mestruale normalizzando la produzione di progesterone e diminuendo i livelli elevati di prolattina responsabili del rischio di aborto. Il 40% delle donne che assume contraccettivi orali sviluppa carenze di B6. Infine, sempre l’acido folico, è fondamentale durante la gravidanza per favorire lo sviluppo dell’embrione e la sintesi proteica. Effetti benefici sarebbero inoltre attribuibili all’ inositolo (o vit. B7), così come confermato da alcune ultime rilevanze scientifiche.  A rivelare questa nuova scoperta è stato uno studio condotto dall’ Università Ipus di Chiasso in Svizzera e dalla Commonwealth University della Virginia (USA).  Al termine dello studio, la metà delle pazienti che hanno utilizzato inositolo ha ritrovato la perduta ovulazione, più dell’80% è tornata ad avere il ciclo mestruale e oltre il 55% ha sperimentato gravidanze spontanee nell’arco di pochi mesi.

Agnocasto, l’erba della “donna” per eccellenza in quanto utile per migliorare la fertilità in presenza di squilibri ormonali dati dall’elevata produzione di prolattina e bassi livelli di progesterone.

Vitamina D, alcuni studi evidenziano come adeguati livelli di colecalciferolo (D3) incrementino gli ormoni femminili progesterone ed estradiolo responsabili del normale ciclo mestruale, favorendo quindi il concepimento.

Foglie di ortica, sotto forma di integratore concentrato o infuso l’ortica può tornare utile sia prima che durante la gravidanza. Contiene elevate quantità di vitamina K che aiutano a preservare dalle emorragie. E’ un tonico uterino.

Picnogenolo, principio attivo contenuto nella corteccia di Pino Marittimo capace di contrastare la progressione dell’endometriosi. Può essere usata assieme alla pillola e ad altre terapie farmacologiche ma soprattutto viene utilizzata, quando la donna, terminata l’assunzione di farmaci per il controllo dell’endometriosi, è alla ricerca della gravidanza. Previene le recidive di malattia, sostiene la fertilità femminile e allevia il dolore mestruale.

Camu Camu, un concentrato di vitamina C, riboflavina, niacina, ferro e fosforo, sembra supportare i cicli di fecondazione con ridotto risposta ovulatoria, in cui la donna non ottiene benefici neanche con la terapia ormonale. Insieme al DHEA rigenera la riserva degli ovociti e funge da “anti-aging” ovarico.

Concludiamo con il sempre valido Magnesio, sale minerale fondamentale non tanto per aumentare naturalmente la fertilità ma bensì per ridurre il rischio di infertilità ed aborto associato ad una sua carenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Possiamo aiutarti?