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Integratori Alimentari nuovi scenari e prospettive

Integratori Alimentari nuovi scenari e prospettive

Da alcuni anni l’introduzione nel mercato di nuove molecole farmaceutiche è diventata molto più difficile, certamente per gli aumenti vertiginosi delle spese per la ricerca, ma anche perché gli Stati nazionali hanno posto un freno o limitazioni importanti all’ingresso di medicine ad alto costo, quindi, rimborsabili, fatto salvo per alcune patologie di nicchia, come le malattie rare, o ad alto impatto sociale come AIDS e tumori, rendendo meno attraente l’ingresso di nuovi farmaci.

In questi ultimi anni (almeno da una ventina…) si stanno sempre più imponendo all’attenzione di medici, generici e specialisti e di un paziente sempre più informato e desideroso di migliorare il proprio stato di benessere a 360°, una nuova categoria di prodotti indicati come “Integratori Alimentari”.

Vediamo più da vicino che cosa comprende questo variegato mondo, nato in sordina e divenuto negli anni sempre più importante anche dal punto di vista del ritorno economico e del rapporto diretto con i consumi dei farmaci veri e propri (vedi tabella di seguito).

Valori e volumi espressi in milioni

utilizzo degli integratori alimentari, valori espressi in milioni

Fonte: elaborazione dati New Line Ricerche di Mercato e IRi (MAT febbraio 2017)

Quali fonti vengono utilizzate per produrre integratori alimentari?

Per Integratore Alimentare si intendono tutte quelle sostanze che pur appartenendo al mondo dei componenti alimentari manifestano non solo caratteristiche nutrizionali importanti, ma svolgono determinati effetti positivi per il benessere e la salute umana e animale.

In questa categoria ricadono i principi attivi naturalmente contenuti nei cibi o aggiunti artificialmente (alimenti funzionali), ma anche quelli provenienti da piante officinalis particolarmente ricche in sostanze bioattive e inserite in apposita lista del Ministero della Salute (oggi integrata dalla lista Belfrit) e quindi utilizzabile anche per scopi squisitamente salutistici.

All’inizio l’Integrazione era indirizzata per lo più a formulare prodotti contenenti sostanze quali le vitamine, Sali minerali, macro e micro (oligoelementi) e/o fibre, oggi, a queste categorie di principi attivi essenziali, si uniscono sostanze ottenute da estratti da piante alimentari/salutistiche con sistemi sempre più sofisticati (estrazione in corrente di CO2), o ricorrendo all’impiego di solventi ammessi, come acqua, alcool con differenti gradi alcoolici, glicerina o miscele di essi.

Con queste metodiche possiamo ottenere molecole sempre più pure o almeno maggiormente identificabili, sottoforma di estratti titolati e standardizzati* e quindi riproducibili.

Con il termine di titolo intendiamo la concentrazione (espressa per comodità in %) di una data sostanza o gruppo di appartenenza chimica simile, per es. fitoestrogeni, alcaloidi, flavonoidi, etc, responsabile dell’attività salutistica e riscontrabile in quel particolare estratto, su cui poi avviare studi clinici sull’uomo, per dimostrarne soprattutto la biodisponibilità di tale principio attivo o attivi che per gli estratti erbali è particolarmente scarsa.

Ovviamente ciò che si ottiene dopo il processo di estrazione rappresenterà non la composizione chimica della pianta in toto, ma solo le effettive sostanze che sono state realmente estratte (solubilizzate) dal solvente/i utilizzati. Il responsabile dell’attività funzionale di un estratto rimane sempre il fitocomplesso* come vera e propria unità morfo-funzionale: *con il termine fitocomplesso si è soliti riferirsi a tutte le sostanze bioattive della pianta che servono a caratterizzarne la sua particolare capacità clinica e farmaco-tossicologica.

Con il termine standardizzazione s’intendono tutte quelle procedure da applicare in modo rigoroso e riproducibile per ottenere da una pianta officinalis una serie di principi attivi funzionali. La standardizzazione delle procedure operative applicate alle piante officinalis consente di operare sempre in condizioni costanti atte a ottenere principi attivi riproducibili nei successivi lotti; es:

  • Genetica di partenza del seme da utilizzare;
  • Regime di Agricoltura biologica;
  • Clima;
  • Tipo di terreno utilizzato e presenza di particolari nutrimenti indispensabile alla pianta stessa;
  • Rispetto del tempo balsamico (tempo dell’anno in cui deve avvenire la raccolta della pianta);
  • Metodo di ottenimento degli estratti;
  • Sistemi di essiccamento o conservazione degli stessi estratti (liofilizzazione).

In termini semantici si è passati a parlare di Integratori Alimentari per quei prodotti che nelle caratteristiche formulative e del suo rationale d’impiego effettivamente sono costituiti da principi attivi che integrano non solo a parole ma nei fatti quelle sostanze funzionali che nell’alimentazione moderna stentano a ritrovarsi in concentrazione utili: la causa di ciò risiede nelle moderne tecnologie utilizzate da una Industria Alimentare sempre più spregiudicata nei metodi di lavorazione (per es. l’essiccamento della pasta avviene in ore attraverso forni dotati di temperature elevate e non come si faceva una volta in aree riscaldate a non più di 40ç C ma che richiedevano giorni per completare l’operazione stessa), con l’obiettivo principale di aumentare i profitti e diminuire le spese, anche a scapito della qualità dei prodotti ottenuti (pensiamo agli innumerevoli pesticidi utilizzati o a tecniche di sbiancamento della pasta alimentare estremamente raffinata e colpevole di innalzamenti rapidi della glicemia).

Evoluzione dei processi di produzione degli integratori e benefici per il consumatore

Oggi giorno i prodotti che troviamo in commercio si sono evoluti sia in quanto vengono utilizzate materie prime sempre più “pure” nel senso che la tracciabilità di dette sostanze è oggi molto più rigorosa e sicura, e sia perché ai principi attivi di pura Integrazione alimentare (vitamine, fibre, Sali minerali) si sono affiancati prodotti con finalità sempre più salutistiche fino a coadiuvare in molti casi l’azione dei farmaci stessi (utilizzo di estratti erbali e impiego di sostanze naturali caratterizzate da effetti salutistico-curativi importanti, vedi elenco sotto).

In questo caso è stato coniato il termine di “nutraceutici” versione italica dell’inglese “Nutraceuticals” proprio a sottolineare che le sostanze utilizzate oltre a svolgere il ruolo primario di “alimento/nutrimento”, si propongono all’attenzione dei medici e dei pazienti e non solo a parole, come coadiuvanti il trattamento di diverse patologie come l’ipercolesterolemia, l’iperglicemia acuta e cronica, lieve-moderata o grave ( il diabete), la menopausa, l’infiammazione intestinale e il morbo di Chron, il dismicrobismo intestinale acuto-cronico (i Probiotici) a causa di una concomitante terapia antibiotica sempre più diffusa e deleteria se non appropriata, le infezioni urinarie ricorrenti (mirtillo rosso), le malattie epato-gastriche ( silimarina, zinco gluconato, GSH, SOD, l’osteoporosi (collagene parzialmente idrolizzato di pesce + vit. D3 + Vit. K2 + calcio fosfato-tricalcico basico, alga Klamath, etc).

Oggi, molti lavori clinici riguardano appunto l’utilizzo di queste sostanze e la verifica di un loro appropriato uso in specifiche situazioni cliniche proprio grazie a molecole naturali non solo di provenienza erbale (piante officinalis) ma vere e proprie “natural-smart drug” come l’acido alfa lipoico, il glutatione ridotto, il coenzima Coq10, il resveratrolo, lo stilbene, il picnogenolo, gli Omega 3 (caratterizzati in EPA e DHA), i flavonoidi, la Carnitina e il suo estere acetilcarnitina, la Carnosina, gli anti-ossidanti endogeni, la forkolina, Melatonina, Peptidi del siero del latte, L-Teanina, L-Triptofano, SAME (S-adenosilmetionina), L-Taurina, Acido Jaluronico, Metil-sulfonil-metano, Fosfatilserina ed altri.

La Biosalts srl, azienda presente nel mercato da oltre un ventennio, si caratterizza per la ideazione e formulazione di Integratori Alimentari e/ o Nutraceutici e la loro produzione in un moderno stabilimento sito a Roma sotto la direzione del Dr. Leonardo Scanzano, farmacista formulatore e della sua equipe di professionisti formulativi e preparatori.
L’azienda e la sua costola operativa Farmaenergy srl produce e vende anche marchi propri sia nel mondo dell’alimentazione sportiva che di Integratori Alimentari a marchio proprio.

Il laboratorio è anche un punto di riferimento per il mercato laziale e non solo, per la produzione di prodotti per conto terzi anche in regime di chiavi-in mano, avendo in azienda tutte le componenti operative di produzione,  grafica e rapporti con il Ministero della Salute per la notifica di prodotti da immettere in commercio.

Inoltre, il laboratorio di produzione ha tutte le certificazioni richieste dal Ministero della salute e lavora applicando le Buone Norme per la produzione di Integratori Alimentari, alimenti funzionali e prodotti specifici per gli sportivi di ogni disciplina agonistica e/o amatoriale.

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